
Emma Cadelli aveva 20 anni. Era una studentessa italiana che viveva a Parigi per studiare chimica all’università Paris-Saclay. Originaria di Roveredo in Piano, in provincia di Pordenone, aveva frequentato il Collegio Pio X International a Treviso. Sabato notte, il suo percorso si è interrotto in modo tragico.
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Il ritrovamento e l’allarme dei familiari
Emma è stata trovata senza vita nella sua camera, all’interno di uno studentato vicino all’università. I genitori si sono preoccupati domenica mattina, dopo che la ragazza non aveva risposto a diverse telefonate. La sera prima, Emma aveva parlato con loro e raccontato che avrebbe pranzato con un’amica il giorno successivo. Il silenzio ha fatto scattare l’allarme.
I genitori di Emma partiranno per Parigi. Vogliono chiarire cosa sia accaduto. Sono in contatto con l’ambasciata italiana. Stefano Cadelli, il padre, è stato dirigente della Polfer di Pordenone e Udine. La madre, Barbara Piccinin, è conosciuta per il suo impegno politico a Roveredo.
Le cause della morte
Secondo le prime informazioni, Emma sarebbe morta per cause naturali. Il decesso risalirebbe alla notte tra sabato e domenica. Non ci sono ulteriori dettagli al momento, ma l’ipotesi dominante esclude eventi violenti: nonostante la giovanissima età, quindi, è probabile che a uccidere la ragazza sia stato un malore. La notizia ha sconvolto Roveredo in Piano e tutti coloro che conoscevano Emma.
Era una ragazza brillante, impegnata negli studi e con una grande passione per la chimica. La sua morte lascia un vuoto enorme nella sua famiglia e nella comunità.