
Sofia Goggia non avrebbe mai rifiutato un invito da parte di Sergio Mattarella, come invece ha fatto Jannik Sinner dopo la vittoria all’Australian Open. La campionessa di sci ha espresso chiaramente il suo pensiero: “Per come vivo io, non è nemmeno lontanamente concepibile pensare a un rifiuto”. Per lei, incontrare il Capo dello Stato sarebbe un onore, indipendentemente dalla fatica o dalla distanza.
Goggia e il rispetto per le istituzioni
Intervistata da Repubblica, Goggia ha ribadito il suo senso di appartenenza alle istituzioni, anche per il suo ruolo nella Guardia di Finanza. “L’invito è un motivo di orgoglio immenso”, ha dichiarato, sottolineando che per lei sarebbe stato impensabile non rispondere presente. La sciatrice, però, ha riconosciuto che nessuno può davvero sapere quale fosse lo stato fisico e mentale di Sinner, reduce da uno sforzo estremo e da un viaggio intercontinentale.

Sinner, la stanchezza e il virus all’Australian Open
Le parole del coach Darren Cahill hanno fatto luce sulle condizioni di Sinner durante il torneo: il tennista aveva contratto un virus, che lo aveva reso “bianco come un lenzuolo” e lo aveva portato quasi al ritiro prima della sfida con Rune. Dopo aver vinto il torneo, il suo fisico era completamente prosciugato, tanto da costringerlo a rinunciare sia alla visita al Quirinale sia al torneo di Rotterdam, dove avrebbe dovuto difendere i 500 punti ATP conquistati nel 2023.
Sinner ha deciso di prendersi un periodo di riposo e tornerà in campo solo a Doha, nella seconda metà di febbraio. Nel frattempo, resta in attesa della sentenza del TAS, che ad aprile discuterà il ricorso della WADA sulla vicenda del Clostebol.