
Nel porto di Bari si è svolta una manifestazione in cui sinistra e Ong hanno festeggiato l’arrivo di 43 migranti a bordo di una motovedetta della Guardia costiera proveniente dall’Albania. La nave, che trasporta immigrati liberati e riportati in Italia a seguito della sentenza della Corte d’Appello di Roma, è stata accolta con spettacolari fuochi d’artificio organizzati da Arci e sinistra italiana. Nel frattempo, una delegazione del Pd era presente a Gjader per scortare immigrati senza permesso di soggiorno.
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Accoglienza e critiche
La segretaria Elly Schlein ha preso la parola in modalità virtuale per attaccare il governo, denunciando quella che ha definito l’ipocrisia di Meloni. Schlein ha criticato il riferimento al caso di una bambina di 11 anni, unica superstite di una tragedia in mare, sostenendo che il governo non abbia ringraziato la Ong che ha salvato la piccola. Ha inoltre contestato il decreto, comunemente noto come Cutro – termine che la segretaria si rifiuta di utilizzare – accusando il governo di rendere più difficile l’operatività dei salvataggi in mare. Secondo Schlein, il cosiddetto modello Albania si è rivelato un fallimento totale, nonostante i giudici abbiano semplicemente applicato una sentenza della Corte di giustizia Ue. La segretaria ha inoltre menzionato il ritorno in Italia di alcuni immigrati, evidenziando il contrasto tra il supporto offerto da alcuni deputati in Albania e la gestione dell’emergenza da parte del governo.
Monitoraggio e trasferimento
Sul fronte dell’immigrazione, Arci ha preso parte attivamente al monitoraggio del Tavolo Asilo e Immigrazione, insieme ai parlamentari dell’opposizione. Filippo Miraglia, responsabile immigrazioni e asilo per Arci nazionale, ha commentato con soddisfazione la decisione della Corte d’Appello di Roma di non convalidare la detenzione dei migranti portati in Albania, evidenziando le condizioni intollerabili e le procedure illegittime. Al termine dell’arrivo, i 43 immigrati sono stati trasferiti nel centro di accoglienza per richiedenti asilo di Palese e resteranno liberi di muoversi in attesa della decisione sulla loro richiesta di protezione internazionale. Tra gli immigrati si segnalano cittadini provenienti da Egitto e Bangladesh.
Reazioni e dibattito politico
Nonostante la decisione della Corte d’Appello di Roma, il governo prosegue con le sue politiche, con la prossima tappa rappresentata dal verdetto della Corte Ue atteso per fine febbraio. Sul versante politico, la sinistra si aggrappa alle sentenze della magistratura per alimentare il dibattito, invitando il governo a riconoscere il fallimento delle proprie politiche sull’immigrazione. Riccardo Magi di Più Europa ha affermato che la decisione della Corte era prevedibile e ha criticato il governo per aver forzato la mano al fine di esasperare lo scontro con la magistratura. Anche Angelo Bonelli dei Verdi ha sottolineato come le risorse spese per i centri per migranti in Albania potrebbero essere impiegate per rafforzare la sanità pubblica.
Dal fronte di FdI, i capigruppo alla Camera e al Senato, Galeazzo Bignami e Lucio Malan, hanno dichiarato che la scelta di trasferire la competenza alla Corte d’Appello rappresenta una presa in giro del Parlamento. Hanno invitato anche le opposizioni a esprimere il proprio sdegno, sottolineando che, pur essendo possibile avere opinioni divergenti sulle leggi dello Stato, in democrazia la legge va rispettata e applicata, compresa quella della magistratura.