
Andrea Prospero, un ragazzo di 19 anni originario di Lanciano e studente al primo anno di Informatica all’Università di Perugia, è deceduto lo stesso giorno in cui è scomparso, il 24 gennaio. La sorella Anna ha sporto denuncia di scomparsa dopo che non si era presentato a un pranzo programmato. Quel giorno, Andrea era uscito dal suo studentato in via Bontempi per recarsi in un appartamento affittato all’inizio del mese, dove si presume abbia assunto un numero significativo di psicofarmaci.
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Le indagini si stanno concentrando sulle circostanze che hanno preceduto la sua morte. Al momento, si sta considerando l’ipotesi che il giovane fosse coinvolto in affari più complessi di quanto potesse gestire e che, schiacciato da pressione e minacce, abbia preso la drammatica decisione di suicidarsi. Tuttavia, questa rimane un’ipotesi che deve ancora essere confermata dalle indagini in corso.
Non è chiaro il motivo per cui Andrea abbia spento il telefono quel giorno. Inoltre, è singolare che avesse con sé non solo il suo computer e smartphone, ma anche tre telefoni sconosciuti, diverse schede SIM e una carta di credito intestata a un’altra persona, trovata nel gabinetto. Anche la seconda carta di credito, rinvenuta dalla sorella gemella Anna nel portafoglio del ragazzo, porta un nome diverso e rimane un enigma.
Per ottenere maggiori informazioni, sarà necessario analizzare i telefoni rinvenuti accanto al corpo. Si prevede che ci vorranno circa dieci giorni per accedere ai dati e cercare le risposte cercate dalla Procura, mantenendo aperte tutte le possibilità.
Per accedere a tabulati, messaggi e registri delle chiamate, sarà obbligatorio superare i sistemi di sicurezza di ciascun smartphone. Gli investigatori credono che Andrea possa essere entrato in situazioni pericolose durante il suo soggiorno a Perugia per motivi di studio, sentendosi sopraffatto da responsabilità inaspettate. Potrebbe aver interagito con qualcuno di sospetto online, senza sapere come uscire da questa situazione senza coinvolgere la sua famiglia.
Nel frattempo, sarà interrogata la persona residente in Umbria a cui è intestata la carta di credito trovata nel gabinetto dell’appartamento. Sono in corso verifiche per stabilire la titolarità dell’altra carta rinvenuta nel portafoglio del giovane. La presenza di più telefoni, SIM e carte di credito, oltre alla necessità di un appartamento in affitto, solleva preoccupazioni per un ragazzo di soli 19 anni che avrebbe dovuto concentrarsi solo su amici e studi.
La famiglia si prepara a dare l’ultimo saluto ad Andrea, con il funerale fissato per domani, martedì 4 febbraio. I familiari del giovane sono assistiti dagli avvocati Francesco Mangano e Carlo Pacelli.