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Hollande avverte Meloni: “Trump non rispetta i rapporti personali, contano solo i suoi interessi”

Pubblicato: 03/02/2025 12:30

Mentre la questione dazi, quelli imposti o in via di preparazione da parte di Trump ai Paesi stranieri, è sempre più centrale nel dibattito politico internazionale, si moltiplicano le voci in politica che commentano gli eventi e le loro possibili conseguenze.

In particolare, l’ex presidente francese François Hollande ha messo in guardia Giorgia Meloni sulla sua strategia con Donald Trump: cercare di convincerlo a non colpire gli interessi europei, per l’esponente politico francese, sarebbe un’illusione.

In un’intervista pubblicata da Francesca Schianchi sulla Stampa, il leader socialista ha ricordato come anche Emmanuel Macron abbia provato, durante il primo mandato di Trump, a costruire un rapporto personale con lui per evitare decisioni dannose per l’Europa, ma senza successo.

La lezione di Macron: Trump non cambia idea

Secondo Hollande, Meloni sta ripetendo un errore già visto: sperare che un rapporto amichevole possa moderare le scelte di Trump. Macron tentò lo stesso approccio, cercando di impedirgli di uscire dall’accordo sul clima di Parigi e di smantellare l’intesa sul nucleare con l’Iran. Trump, però, portò avanti comunque le sue politiche.

“Per lui la relazione personale non ha importanza“, ha affermato Hollande, ricordando quello che fu lo sviluppo dei rapporti con Macron e con i politici europei all’epoca del primo mandato. “Quello che conta per il Presidente americano sono i suoi interessi e la missione che si è dato per gli Stati Uniti“.

Meloni è stata l’unica leader europea presente all’insediamento di Trump, segno di un tentativo di posizionarsi come interlocutrice privilegiata con Washington. Ma per Hollande si tratta di un rischio: Trump rispetta solo i rapporti di forza e Meloni potrebbe trovarsi in difficoltà se le sue scelte andassero contro l’Europa.

La difficile posizione dell’Europa

L’Europa rischia di diventare la principale vittima di questa intricata situazione. Hollande ha avvertito che la seconda presidenza Trump sarà diversa dalla prima, e avrà un impatto ancora più forte sulle relazioni transatlantiche. Il magnate americano non fa mistero delle sue intenzioni: dazi contro l’Europa, disimpegno nella Nato e nuovi squilibri geopolitici.

“Se l’Europa non si metterà in un rapporto di potenza, rischia di diventare vittima di questo nuovo disordine internazionale”, ha spiegato Hollande. E le conseguenze potrebbero essere pesanti: disoccupazione, inflazione e aumento dei costi per la difesa. Inoltre, il sostegno di Trump a Elon Musk può favorire l’estrema destra tedesca, e rappresenta una minaccia per la democrazia europea.

Le soluzioni per l’Europa

Cosa può fare l’Europa? Per Hollande, la strada è una sola: l’Europa deve rispondere con fermezza. Se Trump imporrà dazi, la Commissione Ue dovrà rispondere con misure analoghe. Se le grandi piattaforme digitali come X, Facebook e Instagram non controlleranno i contenuti, dovranno essere imposti sanzioni e divieti.

Ma l’Europa oggi è debole e divisa. Francia e Germania sono in difficoltà interne, mentre Meloni sembra sottovalutare il pericolo Trump, credendo di poterlo gestire. “Pensavamo che gli americani fossero nostri alleati per natura e per sempre, ma è finita“, ha concluso Hollande. Se l’Europa non si sveglia, è il suo monito, rischia di subire le decisioni di Trump senza alcuna possibilità di difesa.

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