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Trump smantella l’Usaid, l’agenzia di aiuti civili più grande al mondo

Pubblicato: 03/02/2025 20:58

L’amministrazione Trump, con il sostegno di Elon Musk, ha messo nel mirino l’Usaid, l’agenzia americana per lo sviluppo internazionale, fondata nel 1961 da John F. Kennedy. Questa istituzione, considerata la più grande macchina di aiuti civili nel mondo, ha erogato 72 miliardi di dollari solo nel 2023, finanziando programmi per la salute delle donne, l’accesso all’acqua potabile, la lotta all’Hiv e la sicurezza energetica. Tuttavia, ora rischia di essere travolta dalla politica dell’America First, che prevede un congelamento degli aiuti esteri per riallinearli con le nuove priorità politiche.

Chiusura della sede e blackout online

Un primo segnale di questa svolta è arrivato oggi con la chiusura del quartier generale dell’Usaid a Washington. I dipendenti sono stati invitati via email a lavorare da casa, in attesa di “ulteriori direttive”. Intanto, i loghi e le immagini dell’agenzia sono stati rimossi dagli uffici, mentre il sito web e i profili social sono stati oscurati, lasciando solo una pagina ridotta sul sito del Dipartimento di Stato. Un funzionario ha commentato la situazione con parole dure: “È l’apocalisse all’Usaid”.

Musk conferma la chiusura

A chiarire ulteriormente le intenzioni è stato lo stesso Elon Musk in una discussione su X con il politico Vivek Ramaswamy e i senatori Joni Ernst e Mike Lee“È irreparabile”, ha dichiarato il miliardario, che Trump ha incaricato di guidare il Doge, il nuovo Dipartimento per l’efficienza governativa, con l’obiettivo di ridurre le spese federali e promuovere una drastica deregulation. “Ne ho parlato in dettaglio con il presidente e lui ha convenuto che dovremmo chiuderla”, ha aggiunto Musk.

Trump non ha smentito, pur precisando: “È un grande tagliatore di costi. A volte non siamo d’accordo e non andiamo dove vuole andare. Ma penso che stia facendo un ottimo lavoro”. Ha poi attaccato duramente l’Usaid, definendola “gestita da un gruppo di pazzi estremisti di sinistra radicali”, aggiungendo che “li faremo andar via e poi prenderemo una decisione”.

L’influenza di Musk e i tagli al deficit

Musk, sempre più presente nei gangli vitali dell’amministrazione, sta guadagnando potere in settori chiave come il sistema di pagamento del Tesoro, l’Ufficio per la gestione del personale e ora l’Usaid. Due dirigenti dell’agenzia sono già stati licenziati per aver tentato di negare l’accesso ai suoi rappresentanti. Il magnate ha inoltre promesso di ridurre il deficit di 1.000 miliardi di dollari nel prossimo anno.

Lo smantellamento dell’Usaid rientrerebbe in questa strategia, mettendo a rischio interventi umanitari cruciali, come gli ospedali da campo nei campi profughi thailandesi, la bonifica delle mine antiuomo e la distribuzione di farmaci per l’Hiv. Un colpo che potrebbe ridisegnare il ruolo globale degli Stati Uniti nell’assistenza internazionale.

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