
Mancano ancora due mesi all’arbitrato del Tas di Losanna, in programma il 16 e 17 aprile, che metterà la parola fine alla vicenda Clostebol. Un incubo che da mesi tormenta Jannik Sinner e che rischia di compromettere la carriera del numero uno del mondo.
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Le tappe della vicenda
Dopo il torneo di Indian Wells, nell’aprile 2024, Sinner è risultato positivo a tracce infinitesimali di Clostebol, una sostanza proibita, penetrata nel suo corpo attraverso un massaggio effettuato dal fisioterapista. In seguito, ad agosto 2024, l’Itia (International Tennis Integrity Agency) ha assolto il tennista, accettando la tesi della contaminazione involontaria.
Tuttavia, a sorpresa, la Wada (Agenzia mondiale antidoping) ha presentato ricorso, portando la questione di fronte al Tribunale Arbitrale dello Sport. Il giudizio finale sarà affidato a un collegio composto da tre arbitri: uno scelto dalla Wada, uno da Sinner e uno dal Tas.
Il duro intervento della Wada
Nella giornata di ieri, il presidente della Wada, Witold Banka, ha rilasciato dichiarazioni che hanno gelato Sinner e i suoi tifosi. Banka ha chiarito che il caso del tennista italiano non è paragonabile a quello di Iga Swiatek, la numero due del mondo, risultata positiva a tracce di trimetazidina ma sanzionata con una lieve sospensione senza ulteriori ricorsi.
«La trimetazidina, presente nella melatonina contaminata assunta da Swiatek, è una cosa. Il Clostebol, contenuto nella pomata applicata sul corpo di Sinner, è completamente diverso», ha dichiarato Banka, sottolineando che l’atleta è direttamente responsabile delle azioni del proprio staff.
Rischio squalifica per Sinner
Le parole del presidente della Wada sembrano anticipare la linea dell’accusa nel processo arbitrale: «Non stiamo dicendo che Sinner si sia dopato, ma la sua responsabilità resta». Un messaggio chiaro, che potrebbe preannunciare una squalifica pesante: se il ricorso della Wada verrà accolto, la pena potrebbe variare da uno a due anni.
Nonostante questa spada di Damocle, Sinner ha continuato a vincere, conquistando due Slam, la Coppa Davis e mantenendo il numero uno del ranking ATP. Ora, il destino del campione altoatesino è nelle mani del Tas di Losanna, che ad aprile emetterà il verdetto definitivo.