
Indovinare le scelte dei circa 10mila membri dell’Academy è lo sport più praticato a Hollywood, ma per la 97ª edizione degli Oscar la sfida è più incerta del solito. La categoria del miglior film vede in gara dieci titoli, con un sistema di voto complesso e una durata complessiva da record: 24 ore e 45 minuti di visione.
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Anora favorito per il miglior film
In cima ai pronostici c’è Anora di Sean Baker, già vincitore della Palma d’Oro e candidato in quattro categorie: film, regia, sceneggiatura e montaggio. La storia della stripper newyorkese travolta dall’amore sullo sfondo di una faida tra mafiosi russi ha già conquistato i Critics Choice Awards, i PGA e i DGA, consolidando il suo status di favorito.
Dovesse vincere, Baker entrerebbe nella storia come il primo regista a ottenere quattro Oscar in una sola notte dopo Walt Disney nel 1954. Tra i principali rivali ci sono The Brutalist di Brady Corbet e Conclave di Edward Berger, quest’ultimo rimasto fuori dalla cinquina dei registi.
Il caso Emilia Pérez
Escluso dalla corsa ai premi principali, Emilia Pérez di Jacques Audiard aveva inizialmente alimentato grandi aspettative con tredici candidature. Tuttavia, la scoperta di tweet offensivi della protagonista Karla Sofía Gascón ha scatenato una serie di dichiarazioni e scelte controproducenti, coinvolgendo anche Netflix, che distribuisce il film. Dopo lunghe trattative, la piattaforma ha accettato di finanziare la trasferta a Los Angeles per Gascón, che resta comunque una candidata.
Tra le poche certezze per il film c’è Zoe Saldaña, favorita per il premio come miglior attrice non protagonista, dopo i successi ai Golden Globes, Bafta, Critics Choice Awards e SAG. Stessa sorte per la colonna sonora, con El Mal in pole position per l’Oscar alla miglior canzone originale.
La sfida tra i protagonisti
Nella categoria miglior attore, il favorito sembrava essere Adrien Brody per il suo ruolo in A real pain, vent’anni dopo il trionfo con Il pianista. Tuttavia, la vittoria di Timothée Chalamet ai SAG Awards per A Complete Unknown potrebbe ribaltare il risultato.
Tra le attrici protagoniste, la favorita è Demi Moore, protagonista del body horror The Substance di Coralie Fargeat. Le sue rivali principali sono Mikey Madison (Anora), premiata ai Bafta e Spirit Awards, e Fernanda Torres, protagonista di Io sono ancora qui di Walter Salles, in corsa anche per il miglior film internazionale.
Premi garantiti: Flow e Isabella Rossellini
Due nomi, comunque vada la serata, hanno già lasciato il segno. Il primo è Gints Zilbalodis, regista lettone di Flow, candidato sia per l’Oscar all’animazione che per il miglior film internazionale. Anche se difficilmente batterà Inside Out 2, il suo è stato un successo inatteso.
L’altra è Isabella Rossellini, in gara come miglior attrice non protagonista per Conclave. La sua candidatura è già una consacrazione, che la avvicina ancora di più alla leggenda della madre, Ingrid Bergman, vincitrice di tre Oscar su sette nomination.