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Ucraina, Cacciari: “L’Occidente ha fatto vincere Putin, ma quale guerra alla Russia, Meloni neutralizzi la retorica bellicista”

Pubblicato: 03/03/2025 11:18
Ucraina Cacciari Meloni retorica bellicista

In un’intervista rilasciata a La Stampa, il filosofo Massimo Cacciari ha espresso una dura critica all’Unione europea e all’Occidente per la gestione del conflitto in Ucraina, sottolineando l’urgenza di una mediazione diplomatica per evitare una completa vittoria di Vladimir Putin.
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“L’Europa ha perso la sua funzione di mediazione”

Secondo Cacciari, l’Europa ha abdicato al suo ruolo di mediatrice, allineandosi completamente alla strategia statunitense. «Se l’Europa avesse ancora un po’ di consapevolezza della sua storia e del suo destino, dovrebbe capire che la sua forza è nella capacità di mediazione tra la sponda atlantica e l’Est, fino alla Cina», ha dichiarato. Ha inoltre evidenziato come la rottura con Mosca e Pechino sia stata imposta dagli Stati Uniti, penalizzando gli interessi europei.

“L’Ucraina non può vincere senza la Nato”

Cacciari ha poi affrontato il nodo centrale del conflitto, affermando che è stato un errore credere che Kiev potesse sconfiggere Mosca senza un coinvolgimento diretto della Nato: «Per vincere la Russia bisogna fare la guerra alla Russia, e questa guerra può essere fatta solo con la Nato e gli Stati Uniti, non con l’Ucraina».

A suo avviso, l’unica via realistica per la pace resta quella che l’Europa aveva tentato di percorrere con il gruppo di Minsk, ovvero la creazione di una provincia autonoma nel Donbass sul modello della Catalogna o dell’Alto Adige. Un’opzione che, dopo anni di conflitto e migliaia di vittime, resta comunque difficile da realizzare.

“Meloni potrebbe avere un ruolo di mediazione”

Infine, Cacciari ha commentato il possibile ruolo della presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel dialogo tra Ue e Usa, considerati i suoi rapporti con Donald Trump. «Se può contribuire ad abbassare i toni e a neutralizzare la retorica bellicista, perché no?», ha dichiarato, criticando quella parte della sinistra che, a suo dire, sembra sperare nel prolungamento del conflitto pur di delegittimare il governo italiano. L’urgenza, secondo il filosofo, è evitare ulteriori massacri, perché «qui ci sono morti ammazzati ogni giorno… Dobbiamo fare tutto per fermarli».

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Ultimo Aggiornamento: 05/03/2025 15:00

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