
Durante un intervento a DiMartedì su La7, il filosofo Massimo Cacciari ha espresso la sua preoccupazione sul futuro dell’Ucraina e sulla possibilità di giungere a un accordo di pace. Secondo Cacciari, il destino del conflitto dipenderà in gran parte dalla posizione dell’Europa, soprattutto di fronte a un possibile disimpegno degli Stati Uniti sotto una nuova amministrazione Trump.
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L’appello di Cacciari: “Gli europei impongano la pace”

Secondo il filosofo, la guerra potrebbe continuare a lungo se non si arriverà a un compromesso negoziato con l’Ucraina al tavolo. Tuttavia, ha sottolineato come Trump abbia già dichiarato di non voler sostenere il conflitto, ponendo l’Europa di fronte a una scelta difficile: “Cosa facciamo? La facciamo noi europei la guerra alla Russia? Ma scherziamo, dai…”. Cacciari ha quindi lanciato un monito ai governi europei: “Se Putin non sta a un tavolo di trattative con l’Ucraina presente, allora, europei, armiamoci e facciamo la guerra a Putin”.
Il declino del compromesso storico e il futuro dell’Europa
Nel suo intervento, Cacciari ha anche analizzato il declino del compromesso storico tra il sistema economico-finanziario e lo stato sociale, un equilibrio che, secondo lui, ha iniziato a sgretolarsi a partire dalle politiche di Reagan e Thatcher.
Ucraina, Massimo Cacciari: "Noi europei facciamo la guerra alla Russia? Ma scherziamo, dai…".#dimartedihttps://t.co/OW7Hgkiteu
— La7 (@La7tv) March 4, 2025
L’Europa, secondo il filosofo, deve ripensare il proprio assetto politico in una chiave più unitaria per poter competere su scala globale: “O le democrazie e l’Europa formano veramente un’Unione politica, oppure sarà impossibile resistere all’assalto”. Un monito che chiama in causa la necessità di una maggiore coesione europea, non solo per la guerra in Ucraina, ma anche per il futuro dell’intero continente.