Romans Vainsteins, ex ciclista lettone e vincitore del Campionato del Mondo su strada nel 2000, è stato arrestato dai Carabinieri del Comando Provinciale di Lecco all’aeroporto di Orio al Serio, a Bergamo, al suo rientro da Riga, Lettonia. L’arresto è stato eseguito in base a un provvedimento emesso dal Tribunale di Bergamo, dopo che era stata revocata la sospensione dell’ordine di esecuzione per la carcerazione. L’ex ciclista dovrà scontare una pena di 4 mesi di reclusione per violazione degli obblighi di assistenza familiare. Dopo le formalità di rito, è stato trasferito al carcere di Bergamo per l’esecuzione della pena.
Nato a Riga il 3 marzo 1973, Vainsteins è stato uno dei ciclisti più importanti degli anni ’90 e 2000. Professionista dal 1998 al 2004, ha vinto 24 corse, diventando noto per la sua velocità e capacità di affrontare anche salite brevi. Il 1999 fu l’anno della sua definitiva affermazione, con dieci vittorie, tra cui due tappe alla Tirreno-Adriatico, la sesta tappa del Giro d’Italia e la Parigi-Bruxelles. L’apice della sua carriera arrivò nel 2000, quando conquistò il titolo mondiale a Plouay, battendo in volata il polacco Zbigniew Spruch e lo spagnolo Óscar Freire. Nello stesso anno, si aggiudicò anche la Coppa Bernocchi.
Tuttavia, il suo passaggio alla squadra Domo-Farm Frites non portò gli stessi successi, con il miglior risultato del terzo posto alla Parigi-Roubaix del 2001. Negli anni successivi, la sua carriera subì una flessione: nel 2003, con la Vini Caldirola-Saunier Duval, non ottenne grandi risultati, e nel 2004, con la Lampre, chiuse la sua carriera da professionista senza vittorie, continuando solo a livello amatoriale.