
Momenti concitati nella notte al carcere minorile Beccaria di Milano, dove un incendio ha generato apprensione e un massiccio intervento delle forze dell’ordine. L’allarme è scattato intorno alla mezzanotte, quando da una cella è stato notato un denso fumo fuoriuscire, segnale evidente di un principio d’incendio all’interno della struttura.
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Secondo le prime ricostruzioni, l’origine delle fiamme sarebbe da attribuire all’incendio di un materasso, presumibilmente appiccato da alcuni detenuti. In pochi minuti, sul posto sono giunti i vigili del fuoco e numerose pattuglie: all’esterno del carcere si sono contate diverse auto dei carabinieri e della polizia, oltre a diverse ambulanze pronte a intervenire in caso di emergenza sanitaria.
Dal blocco delle celle si sono udite a lungo grida e richieste d’aiuto, ma fortunatamente nessuno sarebbe riuscito a uscire dagli spazi detentivi. Le forze dell’ordine e il personale dell’istituto sono riusciti a contenere la situazione, evitando ulteriori disordini o tentativi di fuga.
Quattro giovani detenuti sono rimasti lievemente intossicati dal fumo e sono stati accompagnati in ospedale per accertamenti, ma nessuno di loro versa in gravi condizioni.
Già nel cuore della notte, poco dopo le due, la situazione era tornata alla normalità, anche se all’interno della struttura permanevano agitazione e tensione. Le indagini sono ora in corso per chiarire le dinamiche dell’episodio e capire se si sia trattato di un gesto isolato o di un’azione organizzata.
L’episodio riaccende i riflettori sulla gestione del carcere minorile e sulle condizioni all’interno dell’istituto, dove negli ultimi mesi non sono mancate segnalazioni di criticità e malessere tra i giovani detenuti.