
Tensione che si taglia con il coltello in casa Fatto Quotidiano dopo l’intervista di Andrea Scanzi a “Stasera c’è Cattelan”. Alcune sue dichiarazioni avrebbero suscitato malumori all’interno della redazione, tanto da portare i giornalisti del quotidiano diretto da Marco Travaglio a chiedere l’intervento del Comitato di redazione (Cdr).
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La frase incriminata e la reazione della redazione
A far discutere è stato un passaggio dell’intervista in cui Scanzi ha parlato di chi, secondo lui, renderebbe difficili le sue interviste: “Un culo di pietra è uno che non ha vita sociale, non scrive, non firma, sta in redazione e deve titolare gli altri che fanno i fighi. C’è una certa frustrazione. Lo fanno un po’ per punirmi”. Parole che, secondo quanto riportato da Dagospia, avrebbero fatto insorgere la redazione del Fatto Quotidiano, unita nel chiedere un chiarimento.
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La replica di Scanzi: “Non mi riferivo al Fatto”
Di fronte alla polemica, è stato lo stesso Scanzi a intervenire per chiarire le sue affermazioni. Il giornalista ha spiegato che il riferimento non era rivolto ai colleghi del Fatto Quotidiano, ma a esperienze precedenti avute tra il 2005 e il 2011 con testate come La Stampa, l’Espresso e Il Riformista.
“Il Fatto non c’entra nulla. Ci lavoro dal 2011 ed è casa mia”, ha precisato Scanzi, aggiungendo che la sua risposta era ironica, in linea con il tono della trasmissione di Alessandro Cattelan. Ha poi riconosciuto l’equivoco: “Quando però molti ti fraintendono, vuol dire che un errore l’hai commesso”, e ha rinnovato le scuse ai colleghi che si sono sentiti offesi. “Tutto volevo fuorché questo. Viva il Fatto!”, ha concluso Scanzi, cercando di spegnere le tensioni e ristabilire un clima sereno all’interno della redazione.