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Tesla preoccupata per i dazi, la lettera a Trump: “Alcuni componenti sono introvabili negli Usa”

Pubblicato: 14/03/2025 10:39
Tesla dazi lettera Trump

La guerra commerciale innescata dalle politiche dell’amministrazione Trump potrebbe penalizzare le case automobilistiche statunitensi, esponendole a ritorsioni doganali e mettendo a rischio il flusso di componenti critici non disponibili sul suolo americano. L’allarme arriva direttamente da Tesla, l’azienda di Elon Musk, uno dei principali sostenitori del presidente repubblicano.
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In una lettera indirizzata al rappresentante per il Commercio degli Stati Uniti, Tesla ha sottolineato i pericoli legati alla strategia economica “muscolare” di Trump. Il costruttore texano ha già subito aumenti tariffari sulle esportazioni e teme che nuove tariffe ritorsive da parte di Cina, Messico, Canada e Unione europea possano far lievitare i costi delle vetture prodotte negli USA, riducendone la competitività. Un rischio significativo, considerando che oltre metà dei 97 miliardi di ricavi di Tesla proviene dai mercati esteri, in particolare dalla Cina.

La dipendenza dai componenti esteri

Nonostante gli investimenti per rafforzare la produzione negli Stati Uniti, Tesla ha evidenziato che alcuni materiali e componenti essenziali, soprattutto per le batterie al litio, restano difficili da reperire sul mercato americano. Se i Paesi fornitori di queste risorse, in primis la Cina, decidessero di limitare le esportazioni in risposta alle misure protezionistiche di Trump, le conseguenze per il settore auto statunitense potrebbero essere pesanti, con ricadute sui produttori e sui lavoratori del comparto.

Il ruolo di Musk e l’andamento in Borsa

La presa di posizione di Tesla si inserisce nel contesto della consultazione pubblica avviata dal rappresentante per il Commercio Usa sulle politiche commerciali di Trump. Tuttavia, il peso di questa lettera è particolarmente rilevante perché proviene da un’azienda guidata da Elon Musk, uno dei più influenti sostenitori economici e mediatici del presidente repubblicano.

L’esposizione politica di Musk si sta però rivelando un’arma a doppio taglio. Se inizialmente la sua vicinanza a Trump ha favorito le sue aziende, portando le azioni di Tesla a raddoppiare di valore tra la vittoria presidenziale e dicembre 2024, il successivo inasprimento delle tensioni commerciali ha reso la casa texana un bersaglio per le ritorsioni internazionali. Da inizio anno, il titolo Tesla ha perso oltre il 40% a Wall Street, segnale di un crescente malessere tra gli investitori.

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Ultimo Aggiornamento: 20/03/2025 10:32

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