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“Cosa ho visto quel giorno”. Ciccio e Tore morti nel pozzo, la testimonianza choc dopo 19 anni

Pubblicato: 24/03/2025 17:34

Il caso della scomparsa di Ciccio e Tore, i due fratellini di Gravina di Puglia, è stato nuovamente al centro dell’attenzione grazie alla trasmissione Le Iene, che ieri sera ha riacceso i riflettori su questa tragica vicenda che risale al 2006. I due bambini, scomparsi in circostanze misteriose, furono trovati senza vita 17 mesi dopo in un pozzo, ma la causa della loro morte non è ancora stata chiarita del tutto. Inizialmente accusato di essere responsabile della tragedia, il padre dei bambini, Filippo Pappalardi, è stato successivamente scagionato da ogni accusa dalla magistratura, pur rimanendo un’ombra sul caso che resta tuttora irrisolto.

Gli esami post-mortem avevano escluso segni di violenza sui corpi dei due bambini e confermato che la loro morte fosse avvenuta a seguito di una caduta accidentale nel pozzo dove furono ritrovati. Non furono rinvenuti né tracce di DNA estraneo né altri elementi che potessero suggerire un omicidio. A suscitare i primi sospetti su Pappalardi fu la testimonianza di Carlo De Marino, un ragazzo della stessa età dei bambini, che raccontò di aver visto il padre caricare i figli in auto la sera della loro scomparsa. Tuttavia, questa versione fu subito smentita da altri testimoni, e lo stesso De Marino, dopo il ritrovamento dei corpi, ritrattò la sua dichiarazione, ammettendo che il ricordo potrebbe riferirsi a un’altra giornata. Intanto, Pappalardi era stato incarcerato per 90 giorni in isolamento, pur non essendo stato mai formalmente accusato.

Nonostante l’assoluzione dell’uomo e l’assenza di prove a suo carico, alcune figure coinvolte nelle indagini continuano a nutrire dubbi sulla sua innocenza. Luigi Liguori, ex capo della squadra mobile di Bari che si occupò del caso nel 2008, ha recentemente dichiarato a Le Iene di ritenere Pappalardi “uno psicopatico” e ha suggerito che i bambini possano essere fuggiti da casa per sfuggire alla rabbia del padre, forse a causa di un rimprovero per essersi bagnati durante il gioco. Liguori ha anche accusato Pappalardi di non aver collaborato alle indagini. Tuttavia, queste teorie non hanno trovato alcun riscontro nei tribunali, che hanno escluso qualsiasi responsabilità da parte dell’uomo.

Nel corso della puntata, Le Iene hanno inoltre raccolto una nuova e inquietante testimonianza. Un giovane, che oggi avrebbe la stessa età che avrebbero avuto Ciccio e Tore, ha raccontato un episodio sconosciuto fino a quel momento. Il testimone ha spiegato di aver passato una serata con alcuni amici, tra cui De Marino, che in quell’occasione si trovava in stato di ebbrezza e si mostrava molto turbato, ripetendo più volte di sentirsi in colpa per non aver aiutato i bambini quella sera. Nonostante la forte emozione di De Marino, nessuno approfondì quel momento e gli amici lo portarono via. La rivelazione aggiunge una nuova e inquietante prospettiva alla storia, lasciando ancora tanti interrogativi senza risposta.

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