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Ucraina, sondaggio tra gli italiani: il 94% dice no all’invio di nostri soldati a Kiev

Pubblicato: 31/03/2025 08:19
Ucraina sondaggio soldati italiani

La posizione degli italiani sul conflitto in Ucraina rimane complessa e articolata. Secondo gli ultimi dati pubblicati da La stampa, il 37,5% della popolazione si dice favorevole all’invio di aiuti umanitari, mentre solo il 5,8% sostiene l’invio di truppe militari (il 94,2% è contrario) e il 12,8% appoggia il finanziamento per l’acquisto di armi.
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Una scelta dettata dalla prudenza

Le motivazioni alla base di questa posizione possono essere ricondotte a fattori storici, culturali e politici. Molti italiani, pur condannando l’aggressione russa, ritengono che l’invio di armamenti possa solo prolungare il conflitto, aumentando il numero delle vittime e la distruzione, senza portare a una vera risoluzione.

Inoltre, esiste un diffuso timore per una possibile escalation militare, con conseguenze imprevedibili, tra cui il coinvolgimento diretto della NATO in un confronto con la Russia. A questo si aggiunge la difficile situazione economica del Paese, con inflazione, aumento del costo della vita e una crisi energetica che pesa sulle famiglie. In questo contesto, il sostegno agli aiuti umanitari appare come un dovere morale, privo di ripercussioni dirette per l’Italia.

Un conflitto che sembra lontano

Nonostante il dibattito politico e mediatico, per una parte consistente dell’opinione pubblica la guerra in Ucraina viene percepita come una questione che riguarda principalmente Stati Uniti, Russia e Paesi dell’Europa dell’Est, escludendo di fatto l’Unione europea e l’Italia. Questo ha contribuito a un progressivo disinteresse, anche perché altri problemi come il carovita, la sanità e l’immigrazione sono diventati prioritari per i cittadini.

Secondo i dati, il 60,2% degli italiani ritiene che la soluzione migliore per fermare il conflitto sia la negoziazione diplomatica. Il supporto militare (8,3%) e un eventuale intervento diretto di altri Paesi (6,5%) risultano posizioni minoritarie, così come le sanzioni economiche contro la Russia (9,7%), giudicate inefficaci.

L’Europa e la sua debolezza politica

Un altro elemento che emerge chiaramente è lo scetticismo nei confronti dell’Unione europea: il 64,5% degli italiani è convinto che Bruxelles non stia lavorando in modo efficace per risolvere il conflitto. L’UE, pur avendo adottato un fronte comune sulle sanzioni contro Mosca, non ha mostrato la stessa compattezza nel prendere decisioni rapide e decisive sul piano diplomatico e strategico.

L’atteggiamento della popolazione italiana riflette dunque una crescente disillusione nei confronti della politica internazionale, con una chiara preferenza per soluzioni diplomatiche e un netto rifiuto dell’idea di un coinvolgimento militare diretto.

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