
Il presidente del Rassemblement National, Jordan Bardella, ha lanciato un appello alla mobilitazione in difesa di Marine Le Pen, condannata a cinque anni di ineleggibilità e quindi esclusa dalla corsa all’Eliseo. Su X, Bardella ha definito la sentenza “uno scandalo democratico” e ha chiesto “una mobilitazione popolare e pacifica” per dimostrare che “la volontà del popolo è più forte”.
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La denuncia contro la giustizia francese ed europea
Bardella, che è anche presidente dei Patrioti in Europa, ha pubblicato una petizione sul sito del Rassemblement National contro “la dittatura dei giudici“. Il gruppo dei Patrioti ha diffuso una nota in cui denuncia “la deriva autoritaria all’interno dell’Unione Europea” e condanna “le tattiche repressive per mettere a tacere le opposizioni”.
Le reazioni in Italia
La sentenza ha suscitato reazioni anche in Italia. Il leader della Lega, Matteo Salvini, ha dichiarato senza mezzi termini: “Da Bruxelles una dichiarazione di guerra“. Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha sottolineato che “una persona politica eletta dal popolo dovrebbe essere rimossa dal voto popolare più che da una sentenza. Però, se l’ordinamento giuridico francese prevede questo, va rispettato”.
Anche Nicola Procaccini (Fdi), co-presidente dei Conservatori in Ue, ha criticato duramente la decisione, definendola “una terribile sconfitta dello Stato di diritto” e aggiungendo: “La cosa scioccante è che per le stesse identiche accuse un anno fa è stato scagionato l’attuale primo ministro, François Bayrou“.
Durissima la dem Laura Boldrini: “Le Pen ha sempre disprezzato l’Ue ma intanto ne usava i fondi in modo illecito a vantaggio del suo partito. I sovranisti esperti in propaganda denigrano sempre il piatto in cui mangiano, ma non disdegnano di trarne vantaggio anche in modi penalmente rilevanti. Si sentono al di sopra della legge, delle regole e del rispetto dello stato di diritto”. Mentre il comunista Marco Rizzo, infine, la vede in maniera radicalmente opposta: “La Le Pen può piacere o meno, ma è palese che è stata fatta fuori per impedirle di vincere. La democrazia vale solo se vincono “loro”. Dopo la Romania, è chiaro che l’Unione Europea è una dittatura. Viva l’Italia. Vogliamo una democrazia sovrana e popolare”.
La Le Pen può piacere o meno, ma è palese che è stata fatta fuori per impedirle di vincere. La democrazia vale solo se vincono “loro”. Dopo la Romania, è chiaro che l’Unione Europea è una dittatura. Viva l’Italia. Vogliamo una democrazia sovrana e popolare. pic.twitter.com/f2QJizH5TO
— Marco Rizzo (@MarcoRizzoDSP) March 31, 2025