
Nel talk show politico Quarta Repubblica, condotto da Nicola Porro, si è tornati a discutere del caso che ha coinvolto l’inviata di Rete 4 Lavinia Orefici e l’ex presidente del Consiglio Romano Prodi. La giornalista, ospite in studio, ha ascoltato l’opinione di Mario Giordano, che ha affrontato il tema con toni accesi.
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Giordano: “Messaggi intimidatori dai politici”
Il conduttore di Fuori dal Coro ha rivelato di ricevere frequentemente messaggi intimidatori da esponenti politici. Tuttavia, ha sottolineato che quanto accaduto a Orefici è un episodio ben più grave. La ragione? Il gesto dell’ex premier è avvenuto di fronte alle telecamere, in risposta a una domanda posta da una giornalista.
"Qui è molto diverso perchè siamo davanti alla negazione del fatto."#Giordano #Prodi #quartarepubblica pic.twitter.com/HJM7j6FXFd
— Quarta Repubblica (@QRepubblica) March 31, 2025
“Insulti? Mi arriva anche di peggio. Tipo ‘atteggiamento criminale’, ‘mi stai uccidendo’, ‘sei un assassino'”, ha dichiarato Giordano, aggiungendo di conservare i messaggi ricevuti per evidenziare la gravità della situazione. Ha poi fatto riferimento a un episodio recente che ha coinvolto Giovanni Donzelli, criticando l’uso di espressioni offensive nei confronti di giornalisti in contesti pubblici.
La differenza con altri episodi
“Qui siamo di fronte a una domanda ufficiale di una giornalista e a una risposta ufficiale, di fronte alle telecamere”, ha sottolineato Giordano. Inoltre, ha evidenziato un ulteriore elemento critico: la negazione dell’episodio per dieci giorni. Questo, secondo il giornalista, rende la vicenda ancora più grave e meritevole di approfondimento nel dibattito pubblico.