Nuova tensione tra Romano Prodi e la stampa. Dopo il discusso episodio con Lavinia Orefici di Quarta Repubblica, l’ex premier si trova al centro di un altro scontro con una giornalista. Questa volta, a tentare di intervistarlo è Rebecca Pecori, inviata di Massimo Giletti, durante un evento a Venezia. Il tentativo di ottenere risposte da Prodi si trasforma in un momento di forte tensione, con l’ex presidente del Consiglio che cerca di sfuggire alle domande e poi reagisce con stizza.
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Il caso del Manifesto di Ventotene
Al centro dell’attenzione c’è ancora il caso del Manifesto di Ventotene, che da giorni sta mettendo in difficoltà la sinistra. Prodi, accusato di aver avuto un atteggiamento sgarbato nei confronti di una giornalista, viene incalzato sulla vicenda. “Un po’ di rispetto”, risponde bruscamente alla Pecori, che replica immediatamente: “Ma lei ha avuto rispetto per la collega a cui ha tirato i capelli per una domanda fatta?”.
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L’ex premier appare visibilmente alterato e si gira di scatto, ma viene trattenuto da un collaboratore che lo allontana, evitando che la situazione degeneri. Tuttavia, le domande della giornalista restano senza risposta: “Lei crede di aver messo in imbarazzo il partito e la Schlein in particolare?”, “Perché fa finta di non sentirmi?”, “Mi fa fare la maratona?”.
L’intervento della scorta
Mentre Prodi lascia l’evento evitando il confronto, alcuni uomini della sicurezza cercano di allontanare fisicamente l’inviata di Giletti. “Non lo sto toccando, non è necessario”, protesta la Pecori, ma l’ex premier è già fuori dalla portata dei microfoni.
#Prodi repetita iuvant. Dopo la tirata di capelli alla giornalista di Rete4 altra reazione improvvisa contro una giornalista di Rai3.#lostatodellecose pic.twitter.com/9tJDtmsCYp
— UbaldoLorenzo (@UbaldoLorenzo) March 31, 2025
In studio, Giletti commenta l’accaduto sottolineando la tensione del momento: “Se non fosse intervenuto l’uomo della scorta, chissà cosa sarebbe successo”. L’episodio scatena anche la reazione di Francesco Storace, che ironizza: “Ci mancava la capocciata”. Il caso continua ad alimentare il dibattito politico, con la sinistra che resta in silenzio mentre le polemiche sul comportamento di Prodi si fanno sempre più accese.