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Luciana Littizzetto insulta Musk a Che tempo che fa: “Vai a…”

Pubblicato: 07/04/2025 09:18
Luciana Littizzetto insulta Musk

Nel consueto appuntamento domenicale con Che tempo che fa sul canale Nove, Luciana Littizzetto torna a parlare di politica con la sua tradizionale “letterina”. Questa volta, il destinatario delle sue ironie è Elon Musk, imprenditore miliardario e figura centrale di molte controversie internazionali. Seduta accanto a Fabio Fazio, la comica torinese si rivolge direttamente a quello che definisce “Mister X, Mister Tesla, Mister Doge”, e con sarcasmo lo chiama anche “braccio destro di Donald Trump”.
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“Ti scrivo con la tenerezza con cui si guarda un razzo dei tuoi… e poi esplode”

Con il suo stile tagliente, Littizzetto apre la sua lettera dicendosi europea ma “onesta”, alludendo a una delle tante accuse rivolte agli avversari di Musk. La comica prosegue citando le recenti indiscrezioni secondo cui Musk sarebbe intenzionato a lasciare l’amministrazione Trump: “Vai, Mask. Vai a cercare nuove fortune in giro per il mondo”.

Tra le battute, non mancano riferimenti ai crolli finanziari dell’imprenditore: “Hai perso 137 miliardi di patrimonio in 60 giorni, un trionfo simile non si vedeva dai tempi del crack Parmalat”. E aggiunge: “Sei riuscito a farci stare sul clo anche le auto elettriche. Fino a due mesi fa la Tesla era la macchina più fga del mondo e ora non la vuole più nemmeno Fratoianni”.

“Riduci la ketamina, hai messo al mondo troppi figli per devastarti”

Littizzetto continua, toccando ironicamente anche la vita privata e i progetti futuri del magnate: “Non venire qua in Italia a venderci satelliti, non abbiamo il becco di un quattrino. Riduci la dose di ketamina, dammi retta…”. Poi, un consiglio sarcastico: “Impiantati un chip nel cervello, così puoi guardare tutte le puntate di Mare fuori direttamente dalla cornea”.

La lettera si chiude con una riflessione sul social network di Musk: “Controlla le vagonate di odio che si riversano sul tuo social ogni giorno. Fai un po’ di pulizia in quella piazza lordata di razzisti, xenofobi, violenti e sessisti…”. E infine, l’ultimo affondo: “Dimettersi non è una sconfitta, è un’opportunità. Se vuoi davvero salvare il mondo, lascialo stare”.

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