
Elon Musk ha cercato di convincere personalmente il presidente degli Stati Uniti Donald Trump a ritirare la nuova ondata di dazi doganali che stanno destabilizzando i mercati finanziari. Lo riporta il Washington Post, citando fonti ben informate.
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Colpita duramente Tesla
I nuovi dazi stanno penalizzando in modo particolare Tesla, l’azienda di auto elettriche guidata da Musk, che ha in Cina centri produttivi strategici e una presenza di mercato rilevante. Musk ha espresso pubblicamente la sua opposizione alla politica protezionista dell’amministrazione, ma i suoi sforzi personali per influenzare le scelte del presidente non hanno avuto successo.
Appello al libero mercato
Negli ultimi giorni, Musk ha ribadito la sua posizione favorevole a una politica di “dazi zero“, partecipando in videocollegamento a un incontro della Lega. Ha condiviso un vecchio video dell’economista Milton Friedman, noto per la sua difesa del libero mercato, e ha criticato duramente Peter Navarro, il consigliere della Casa Bianca considerato l’architetto della svolta commerciale di Washington.
In particolare, Musk ha attaccato su X il percorso accademico di Navarro, scrivendo che “un PhD in economia ad Harvard è una cosa negativa, non una cosa positiva”.
Un precedente nel 2020
Il Washington Post ricorda che già nel 2020 Tesla aveva denunciato l’amministrazione Trump per i dazi, salvo poi fare marcia indietro per non apparire vicina alla Cina e contraria alla linea “America First“. Dall’inizio dell’anno, la capitalizzazione di mercato di Tesla ha perso oltre il 38%.