CITTÀ DEL VATICANO – “Cristo è risorto! In questo annuncio è racchiuso tutto il senso della nostra esistenza, che non è fatta per la morte ma per la vita”. È con queste parole, pubblicate sull’account ufficiale di X, che Papa Francesco ha lasciato il suo ultimo messaggio al mondo. Un annuncio di speranza, fede e resurrezione, che oggi assume il peso commosso di un addio universale.
Il testo, condiviso in rete poco prima della sua scomparsa, rimanda al messaggio Urbi et Orbi, letto ai fedeli da monsignor Diego Ravelli, maestro delle Celebrazioni liturgiche. A seguire, il Pontefice ha impartito la sua ultima benedizione dalla loggia centrale della Basilica di San Pietro, in un silenzio carico di storia, mentre la folla radunata in piazza assisteva con occhi lucidi a quello che nessuno sapeva sarebbe stato un congedo definitivo.
Le sue parole, semplici e solenni, restano ora impresse come testamento spirituale di un pontificato che ha attraversato guerre, pandemie, crisi e aperture, sempre tenendo al centro la misericordia e la tenerezza evangelica.