Il silenzio che si posa all’improvviso su un ritiro di squadra non è mai casuale. È un silenzio diverso da quello della concentrazione o dell’attesa, è un’assenza che si fa spazio tra le camere d’albergo, nei corridoi, nei piccoli gesti quotidiani che fino a un momento prima sembravano scontati. Nessuno ha più voglia di scherzare, e persino il rumore delle scarpe sul pavimento sembra di troppo. Qualcosa si è spezzato. E quel qualcosa pesa più delle parole.
A Coccaglio, nelle ore che precedono una partita, tutto dovrebbe essere scandito da rituali precisi: la preparazione fisica, le riunioni tecniche, i pasti condivisi. E invece, da un momento all’altro, ogni gesto ha perso il suo senso. Le maglie restano appese, le strategie rinviate. Nessuno pensa al campo. Qualcosa è accaduto. Qualcosa che ha cambiato ogni prospettiva, ogni pensiero.

Lecce – Una notizia improvvisa e sconvolgente ha colpito il mondo del calcio: Graziano Fiorita, storico fisioterapista dell’U.S. Lecce, è deceduto mentre si trovava in ritiro con la squadra a Coccaglio. Aveva dedicato oltre vent’anni della sua vita professionale ai colori giallorossi, diventandone figura di riferimento silenziosa e apprezzata.
La società salentina ha comunicato ufficialmente la notizia con un messaggio carico di dolore: “Profondamente sconvolta, l’U.S. Lecce comunica che è venuto a mancare improvvisamente Graziano Fiorita”, si legge nella nota pubblicata sul sito ufficiale.

La squadra, colpita nel profondo, ha deciso di interrompere il ritiro e fare immediato rientro a Lecce. Rinviata, di conseguenza, la partita in programma domani contro l’Atalanta.
Il calcio italiano si stringe attorno alla famiglia Fiorita e a tutta la comunità leccese, che perde oggi non solo un professionista esemplare, ma un uomo che ha accompagnato in silenzio le stagioni, le gioie e le fatiche del club salentino.