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Morte Ramy, ecco il video cancellato: finalmente la verità sulla tragedia

Pubblicato: 24/04/2025 20:55

Nel caso che riguarda la morte di Ramy Elgaml, il giovane deceduto a fine novembre 2024 a Milano dopo lo scontro dello scooter su cui viaggiava contro un palo, emergono nuovi elementi che potrebbero scagionare i due carabinieri finiti sotto inchiesta. Secondo una consulenza tecnica presentata dalla difesa, il video che i militari avrebbero fatto cancellare a un testimone mostrerebbe solo le fasi di soccorso, e non l’impatto o eventuali responsabilità da parte loro.

I due militari sono indagati per falso, frode processuale e depistaggio. L’accusa sostiene che avrebbero chiesto al testimone, presente sul luogo dell’incidente, di eliminare il filmato che aveva registrato con il cellulare. Un gesto che, se confermato, potrebbe costituire tentativo di alterare le prove. Tuttavia, la perizia tecnica depositata ora dai legali della difesa ribalta la prospettiva: “Dalle immagini non emerge nulla che possa essere utilizzato contro i due carabinieri”.

Nella relazione difensiva si sottolinea che il video in questione non documenta l’inseguimento o l’impatto dello scooter, ma si limita a riprendere il momento immediatamente successivo allo schianto. I militari, secondo questa ricostruzione, sarebbero arrivati sul posto solo dopo l’incidente, mentre il ragazzo era già riverso a terra. Una dinamica che, se confermata, ridimensionerebbe le accuse più gravi, almeno per quanto riguarda l’eventuale coinvolgimento diretto nell’incidente.

Nonostante la nuova relazione, il caso resta aperto. La procura di Milano sta continuando le indagini per fare piena luce sull’accaduto, anche alla luce delle numerose richieste di verità avanzate dalla famiglia del giovane. In particolare, si cerca di chiarire se vi siano state altre pressioni o comportamenti anomali da parte delle forze dell’ordine nelle ore e nei giorni successivi alla tragedia.

L’episodio ha sollevato forti polemiche e acceso il dibattito pubblico sulla gestione degli interventi da parte delle forze dell’ordine, in particolare nei casi che coinvolgono giovani in fuga o situazioni di presunto abuso. La famiglia di Ramy continua a chiedere verità e giustizia, mentre si attende l’esito delle indagini per comprendere l’esatta dinamica e le eventuali responsabilità.

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