Le Congregazioni generali entrano nel vivo con riunioni sempre più decisive in vista della successione al Soglio di Pietro. Al centro del confronto odierno tra i cardinali riuniti in Vaticano, due temi delicati: l’organizzazione del Conclave e la posizione del cardinale Angelo Becciu, figura controversa il cui ruolo è ancora oggetto di valutazione.
Il clima in Vaticano è teso ma operativo. I cardinali stanno lavorando con discrezione e intensità per garantire un percorso trasparente e ordinato verso l’elezione del nuovo Papa, successore di Francesco. La questione legata all’eventuale partecipazione di Becciu al Conclave resta tra i nodi più discussi, con diverse sensibilità emerse nel corso delle ultime ore.
Comincerà il 7 maggio il conclave per eleggere il successore di Papa Francesco, secondo quando riferisce l’agenzia Reuters. La decisione è stata presa dalle congregazioni generali dei cardinali al termine della riunione convocata oggi, 28 aprile.
Il documento promulgato da Giovanni Paolo II stabilisce che il Conclave deve iniziare tra il quindicesimo e il ventesimo giorno dalla morte del Papa. Una scadenza che quest’anno cade tra il 5 e il 10 maggio, ma i segnali indicano una forte accelerazione da parte del Collegio cardinalizio, deciso a non prolungare l’attesa oltre il necessario.
Gli elettori si preparano quindi ad alloggiare, fra una settimana, nella casa Santa Marta, le congregazioni generali dei cardinali devono definire la «conveniente sistemazione» degli elettori nella Domus Sanctae Marthae, l’albergo vaticano dove Papa Francesco scelse di passare l’intero pontificato. E già il fatto che questo sia l’ultimo problema pratico rimasto in sospeso, fa capire che ormai ci siamo.
Per quanto riguarda Angelo Becciu, il suo possibile ingresso nella Cappella Sistina rimane un tema aperto. L’orientamento prevalente tra i cardinali sarebbe quello di escluderlo, alla luce delle vicende giudiziarie che lo hanno coinvolto negli ultimi anni, ma una decisione formale sarà comunicata solo al termine delle discussioni delle Congregazioni.
Ogni giorno, per eleggere il successore di Bergoglio, ci saranno due fumate: una alla fine della mattina (intorno alle ore 12) e l’altra alle 19.
Intanto, l’attenzione dei fedeli e dell’opinione pubblica resta alta. In molti attendono con trepidazione di conoscere il nome del prossimo Papa, mentre in Vaticano si intensificano incontri, riflessioni e alleanze. La macchina del Conclave si è messa in moto: l’appuntamento è fissato, con ogni probabilità, per il 5 maggio.