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Papa Francesco, cosa ne sarà dei suoi telefono, tablet e pc?

Pubblicato: 30/04/2025 22:59

Che l’attuale Pontefice sia perfettamente a suo agio con smartphone, tablet, messaggi vocali e videochiamate non sorprende più nessuno. È ben noto quanto abbia abbracciato la tecnologia, affiancandola alla sua missione pastorale e comunicativa. Se il suo contributo spirituale è oggetto di analisi e riflessione, molto meno si sa invece su un aspetto decisamente più terreno: che fine faranno i suoi dispositivi elettronici?

È un quesito del tutto inedito per la Chiesa cattolica. Fino a qualche decennio fa, un tale problema non si sarebbe nemmeno posto. Durante il lungo pontificato di Giovanni Paolo II, internet era agli inizi, mentre Benedetto XVI, pur affacciandosi timidamente al mondo digitale, non ha mai avuto un rapporto diretto con smartphone o social.

L’era digitale sul soglio di Pietro

Con l’elezione di Papa Francesco, tutto è cambiato. Il mondo digitale ha fatto irruzione anche all’interno delle mura vaticane. Il Pontefice ha spesso utilizzato dispositivi tecnologici per comunicare, informarsi e condividere pensieri. Ma oggi ci si chiede: cosa accadrà a questi strumenti e, soprattutto, ai contenuti salvati al loro interno?

Al momento, i suoi device – dal cellulare al tablet, passando per il computer – sono sotto la custodia della Segreteria di Stato. Tuttavia, nessuna direttiva ufficiale è stata lasciata dal Pontefice in merito alla loro gestione futura. Nessun cenno al destino delle chat, delle email, dei documenti digitali o di eventuali file salvati su un cloud personale.

La decisione probabilmente sarà affidata al prossimo Papa, che si troverà a dover valutare se conservare questi oggetti come reliquie moderne, distruggerli per motivi di sicurezza o semplicemente archiviare tutto a fini storici.

Curiosamente, tutto lascia pensare che Francesco non fosse particolarmente geloso della propria privacy digitale. «Non ha lasciato disposizioni su questo», riferisce chi lo conosce bene, lasciando intendere una certa serenità nell’affidare al futuro la gestione dei propri dati.

In un’epoca in cui anche le figure religiose devono confrontarsi con la memoria digitale, la questione aperta resta: cosa significa custodire l’eredità virtuale di un Papa? E quale valore storico o simbolico potrà avere, un giorno, quel telefono da cui partivano messaggi carichi di spiritualità e umanità?

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