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Conclave, c’è un favorito per la successione a Papa Francesco: gli indizi portano a lui

Pubblicato: 02/05/2025 17:38
papa francesco cugini

Con l’avvicinarsi del Conclave, fissato per il 7 maggio, i riflettori si accendono su un nome che, giorno dopo giorno, sta guadagnando consensi tra i cardinali e attenzione tra gli osservatori: Peter Turkson. La sua elezione rappresenterebbe una svolta storica senza precedenti per la Chiesa cattolica, che potrebbe avere per la prima volta un papa nero. Un cambiamento epocale, simbolico e sostanziale, che rifletterebbe la crescente centralità del Sud del mondo nel cattolicesimo globale.

Il cardinale ghanese Peter Kodwo Appiah Turkson, 76 anni, è da tempo considerato vicino alla visione di Papa Francesco, che lo scelse nel 2016 come guida del neonato Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale. Una figura che ha saputo incarnare con forza temi fondamentali del pontificato di Bergoglio: la difesa dei poveri, l’attenzione agli ultimi, la lotta alla disuguaglianza e la cura del creato. Turkson ha dimostrato di essere un ponte tra la Chiesa e le questioni sociali più urgenti.

Il suo impegno sui temi dell’ecologia integrale, dell’immigrazione e della giustizia globale è noto e apprezzato. Ha spesso sottolineato la necessità di “una bussola morale per lo sviluppo umano”, parlando con il linguaggio di chi intende mettere la dignità dell’uomo al centro delle politiche economiche e sociali. Allo stesso tempo, Turkson non è percepito come un rivoluzionario: su molte posizioni dottrinali mantiene un approccio conservatore, cosa che lo rende accettabile anche ai cardinali più tradizionalisti.

Originario del Ghana, nato nel 1948, è entrato in seminario da giovanissimo. Dopo gli studi teologici in Ghana, a New York e a Roma, è stato ordinato sacerdote nel 1975. La sua carriera ecclesiastica lo ha visto impegnato come docente, vescovo e presidente della Conferenza episcopale del Ghana. È stato creato cardinale nel 2003 da Giovanni Paolo II, diventando presto una delle voci più influenti del continente africano all’interno della Curia romana.

Turkson ha partecipato sia al conclave del 2005 che elesse Benedetto XVI, sia a quello del 2013 che scelse Francesco. Poliglotta (parla sei lingue, tra cui italiano, francese e inglese), è apprezzato per la sua capacità di dialogo e per il suo profilo internazionale. Il suo legame con Benedetto XVI e con Francesco gli conferisce una statura trasversale, capace di attrarre consensi anche in un collegio cardinalizio molto eterogeneo.

Dopo aver guidato il Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, nel 2022 è diventato Cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze e delle Scienze Sociali. Da questa posizione ha continuato a influenzare i dibattiti su economia, ambiente e sviluppo. Oggi, la sua figura si presenta come una sintesi possibile tra innovazione e continuità. Se venisse eletto, Peter Turkson non sarebbe solo il primo papa africano dei tempi moderni: sarebbe anche il volto di una Chiesa sempre più universale.

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