
Donald Trump torna al centro delle polemiche, questa volta per una foto che lo ritrae vestito da Papa, circolata ampiamente sui social e condivisa anche dal profilo ufficiale della Casa Bianca. L’immagine, generata tramite intelligenza artificiale, ha immediatamente scatenato critiche e discussioni tra sostenitori e detrattori, ma l’ex presidente americano non solo non prende le distanze, anzi: difende il tono ironico e sostiene che “i cattolici l’hanno apprezzata”.

Trump non si scusa: “Era una battuta”
Parlando con i giornalisti, Trump ha chiarito di non essere lui l’autore dell’immagine: “Non ho niente a che fare con quella foto, l’ho vista l’altra sera. Qualcuno l’ha creata, forse con l’intelligenza artificiale”. E aggiunge, con il suo solito tono provocatorio: “Mia moglie l’ha trovata simpatica. Se fossi stato Papa, però, non avrei potuto sposarmi. Per quanto ne so, i Papi non si sposano”.
L’ex presidente, noto per il suo uso disinvolto dei social e delle provocazioni visive, ha minimizzato la questione, liquidando le polemiche come una mancanza di senso dell’umorismo da parte dei media. Secondo lui, chi ha pubblicato l’immagine lo ha fatto “per divertirsi”, e per questo “non c’è niente di male”.
La Casa Bianca e la foto virale
La foto, diventata virale in poche ore, è stata rilanciata anche dal profilo ufficiale della Casa Bianca, scatenando ulteriori interrogativi sull’opportunità del gesto. Molti si sono chiesti se fosse corretto pubblicare un contenuto simile, potenzialmente offensivo per una parte del pubblico, e soprattutto legato a una figura istituzionale.
Ma anche in questo caso, Trump ha derubricato la questione: “Qualcuno l’ha messa online per fare una battuta. È tutto a posto”, ha commentato con disinvoltura. L’ex presidente ha più volte dimostrato di saper sfruttare la viralità e i contenuti controversi per alimentare il dibattito attorno alla sua figura, e questo episodio sembra inserirsi pienamente in quella strategia.
I cattolici? “L’hanno capita”
Nonostante il tono ironico, Trump ha voluto sottolineare che, a suo dire, molti cattolici non si sono offesi: “Hanno capito che era una battuta”. La vicenda, tuttavia, riaccende il tema dell’uso dell’intelligenza artificiale per scopi politici e della comunicazione istituzionale che, anche a livelli così alti, può finire per confondersi con la satira digitale.