
L’Inter scrive la storia e vola in finale di Champions League, superando il Barcellona al termine di una sfida epica, chiusa sul 4-3 dopo i tempi supplementari a San Siro. È stata una battaglia calcistica fatta di colpi di scena, emozioni a raffica e una bolgia nerazzurra sugli spalti, in una delle notti europee più intense degli ultimi anni. A decidere il match è stato un gol di Davide Frattesi al 99’, che ha sigillato una qualificazione conquistata con cuore, grinta e sangue freddo.

La gara si era messa subito bene per gli uomini di Simone Inzaghi, avanti già nel primo tempo grazie alle reti di Lautaro Martinez, su assist di Dumfries, e Calhanoglu su calcio di rigore, concesso dopo il check del VAR per un fallo su Lautaro. Nonostante il doppio vantaggio, il Barcellona ha reagito con rabbia e talento nella ripresa, ribaltando l’inerzia della gara con tre reti firmate da Eric Garcia, Olmo e Raphinha, approfittando di alcune incertezze difensive dell’Inter.

A due minuti dal triplice fischio, quando tutto sembrava perduto, ci ha pensato Francesco Acerbi a tenere in vita i sogni nerazzurri: un gol da vero centravanti dopo un recupero di Dumfries ha portato il punteggio sul 3-3, mandando la semifinale di ritorno ai supplementari, esattamente come all’andata a Montjuïc. Da quel momento in poi, è iniziata un’altra partita.

Nel primo tempo supplementare, dopo il palo clamoroso colpito da Yamal, l’Inter ha affondato il colpo: Thuram, indemoniato, ha bruciato Araujo e ha servito Taremi, che ha fatto da sponda per l’accorrente Frattesi. Il centrocampista ha aperto il sinistro con freddezza e ha infilato il portiere polacco, facendo esplodere San Siro per il 4-3 definitivo. Una rete pesantissima, che ha resistito agli ultimi disperati assalti del Barça.

Il finale è stato tesissimo. L’Inter ha perso Dumfries per crampi e ha dovuto stringere i denti con una formazione più difensiva, mentre Sommer ha tenuto in piedi la squadra con almeno due interventi decisivi. Il Barcellona ha gettato nella mischia anche Lewandowski e Gavi, ma non è bastato per trovare un altro miracolo.
Sugli spalti si è vissuto un clima da notte magica: cori, tensione, adrenalina e infine lacrime di gioia per i tifosi nerazzurri. La squadra di Inzaghi, dopo aver eliminato il Barcellona in una doppia sfida al cardiopalma, conquista una finale europea dopo la sconfitta di due anni fa con il Manchester City e sogna, ora, la grandissima impresa.
Ora l’Inter attende di conoscere l’avversaria tra Psg e Arsenal , ma il traguardo è già storico. Una squadra matura, resiliente, cinica, che ha saputo reagire nei momenti più difficili e che ora sogna in grande. La finale è realtà: l’Inter è tornata tra le grandi d’Europa.