Un incubo durato nove anni si è infranto questa mattina con l’arresto a Milano di un medico radiologo in pensione di 71 anni, che si spacciava per ginecologo, e di un uomo di 42 anni: entrambi sono finiti ai domiciliari su disposizione del gip Mattia Fiorentini per violenza sessuale di gruppo.
Le indagini dei carabinieri, coordinate dal pm Antonio Pansa, hanno ricostruito un sistema di adescamento basato su annunci online in cui giovani donne venivano invitate a partecipare a finti casting per video promozionali di una “clinica” inesistente, denominata Centro Clinica Italia. In risposta agli annunci, 135 ragazze avevano stabilito contatti con i due indagati; almeno sei si erano presentate per le visite simulate, subendo, a loro insaputa, abusi ripresi in video pornografici.
L’immobile nel centro cittadino, preso in affitto come se fosse una struttura medica reale, era l’ambientazione in cui il radiologo, fingendosi ginecologo in attività, e il complice provvedevano alle riprese. Secondo gli atti, i due operavano «in maniera seriale, da anni», ricorrendo anche a chat e profili con generalità femminili per guadagnarsi la fiducia delle vittime. Alcune ragazze, capito l’inganno, avevano immediatamente interrotto ogni contatto; altre, invece, rimaste nell’ombra delle comunicazioni, potrebbero aver subito ulteriori violenze.
Le indagini sono partite nel giugno scorso dalla denuncia di una giovane che, dopo aver riconosciuto lo schema, ha chiamato i carabinieri. Le successive perquisizioni hanno portato al sequestro di computer, tablet e telefoni contenenti il materiale informatico che documenta gli abusi. L’operazione chiude un capitolo di terrore che, iniziato nel 2016, ha finalmente smascherato il volto di una finta clinica e dei suoi aguzzini.
