
Una passeggiata, forse un’abitudine, forse un momento di pace cercata tra le fronde. Ma il cielo, quel giorno, aveva altri piani. Le nuvole hanno inghiottito il sole con violenza improvvisa, e in pochi minuti il silenzio del Carseolano si è trasformato in frastuono. Raffiche furiose, pioggia battente e il suono cupo del legno che si spezza.
Nel cuore della tempesta, un uomo solo. Il tempo di alzare lo sguardo, forse di rendersi conto del pericolo in arrivo, e poi l’impatto. Un grande albero, sradicato dalla furia del vento, si è abbattuto proprio nello spazio dove si trovava Ferdinando Santese, 73 anni, residente della zona.
I soccorsi non hanno potuto salvarlo
L’intervento dei soccorsi è stato tempestivo ma inutile. Sul posto sono arrivati i Vigili del Fuoco, le forze dell’ordine e un’equipe del 118. Hanno provato a liberarlo, a rianimarlo, ma il peso del tronco e la violenza dell’impatto non gli hanno lasciato scampo. I traumi riportati si sono rivelati fatali.
Una tragedia che riporta al centro l’allarme per i fenomeni meteo estremi: violenti, improvvisi, letali.