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Pioggia, pareggio e campioni: il ricordo di Norvegia-Italia 0-0 del 2005

Pubblicato: 05/06/2025 15:03
norvegia-italia

Il 4 giugno 2005, sotto una pioggia incessante all’Ullevaal Stadion di Oslo, l’Italia affrontava la Norvegia in una sfida cruciale per le qualificazioni ai Mondiali di Germania 2006. La partita si concluse con un pareggio a reti inviolate, ma fu un incontro ricco di spunti e di protagonisti destinati a lasciare un segno nel calcio italiano.

La formazione azzurra: un mix di esperienza e talento

Marcello Lippi schierò una formazione che combinava l’esperienza di veterani con la freschezza di giovani promettenti. In porta, l’inamovibile Gianluigi Buffon, protetto da una difesa composta da Daniele Bonera, Fabio Cannavaro, Marco Materazzi e Fabio Grosso. A centrocampo, il dinamismo di Gianluca Zambrotta e Mauro German Camoranesi si affiancava alla regia di Andrea Pirlo e alla grinta di Daniele De Rossi. Ma è in attacco che l’Italia presentava una coppia da sogno: Christian Vieri e Antonio Cassano.

Christian Vieri è stato a lungo uno dei bomber più temuti d’Europa. Univa potenza fisica e fiuto del gol. Antonio Cassano, invece, in campo portava fantasia e imprevedibilità. Insieme, formavano una coppia d’attacco capace di mettere in difficoltà qualsiasi difesa. Contro la Norvegia, nonostante le condizioni climatiche avverse e un campo reso pesante dalla pioggia, i due cercarono più volte la via del gol, creando occasioni pericolose e mostrando una buona intesa.

Una partita difficile contro una Norvegia ostica

La Norvegia, allenata da Åge Hareide, si presentava con una formazione solida e determinata. In attacco, l’ex romanista John Carew era il punto di riferimento, supportato da giocatori come Steffen Iversen e Morten Gamst Pedersen. La partita fu combattuta, con poche occasioni da entrambe le parti. Nel primo tempo, l’Italia sfiorò il gol con una combinazione tra Vieri e Cassano che liberò Camoranesi, fermato dall’uscita del portiere Myhre. Nella ripresa, Carew mise in difficoltà la difesa azzurra con un paio di conclusioni pericolose, mentre Vieri, poco prima di uscire per infortunio, ebbe un’opportunità ghiotta ma calciò alto. Lippi inserì Luca Toni e Vincenzo Iaquinta, ma il risultato non cambiò.

Nonostante lo 0-0, il pareggio fu un risultato positivo per l’Italia, che mantenne il comando del Gruppo 5 con 13 punti, quattro in più di Norvegia e Slovenia. Questo punto si rivelò fondamentale nel cammino verso la qualificazione ai Mondiali, che culminò con la vittoria del titolo mondiale l’anno successivo.

Il confronto con il presente

A distanza di vent’anni, quella partita rappresenta un momento significativo nella storia della Nazionale italiana. La coppia Vieri-Cassano simboleggiava un’epoca in cui l’Italia poteva contare su attaccanti di classe mondiale. Oggi, alla vigilia di una nuova sfida contro la Norvegia, è interessante osservare come la squadra si sia evoluta. Il calcio è cambiato, ma la passione e l’orgoglio di indossare la maglia azzurra restano immutati.

Domani, l’Italia affronterà nuovamente la Norvegia in una partita che, sebbene diversa per contesto e protagonisti, riporterà alla mente quel 4 giugno 2005. Sarà l’occasione per i nuovi talenti di scrivere un’altra pagina della storia azzurra, ispirandosi ai campioni del passato e guardando con fiducia al futuro.

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