Vai al contenuto

“Cibo sequestrato e lavoratori in nero”, il ristorante degli influencer finisce nei guai

Pubblicato: 07/06/2025 15:12

Nel cuore elegante e vivace di Napoli, tra le luci di piazza Sannazaro e i profumi della cucina tradizionale, un nuovo ristorante di pesce aveva conquistato la curiosità del pubblico. Non un locale qualunque, ma il frutto della fama social di due influencer partenopei, diventati celebri per i loro video tra mercati popolari e bancarelle, simboli di un’autenticità chiassosa e verace.

Il progetto sembrava ambizioso: unire la tradizione napoletana con la visibilità virale dei social network, trasformando un seguito da milioni di visualizzazioni in un business gastronomico di successo. Dietro le quinte, però, la realtà è apparsa molto diversa. Una maxi operazione della Polizia Locale di Napoli ha infatti messo in luce un quadro fatto di gravi irregolarità igieniche, amministrative e lavorative, costringendo le autorità a sospendere immediatamente l’attività.

Cibo sequestrato e lavoratori irregolari

Nel corso dell’ispezione, realizzata con il supporto dell’Asl Napoli 1 Centro, dell’Ispettorato del Lavoro, dell’Unità Tutela Edilizia e delle società ABC e Enel, sono emersi elementi critici su più fronti: 80 kg di alimenti non tracciati, conservati in locali sporchi e non idonei, con un deposito abusivo privo di ogni autorizzazione. Le prime sanzioni hanno superato i 5mila euro, ma non è tutto.

Dal punto di vista della sicurezza alimentare, le autorità veterinarie hanno rilevato la totale mancanza dell’obbligo di abbattimento del pesce, misura essenziale per la tutela della salute pubblica. Altri 160 kg di prodotti alimentari sono stati quindi sequestrati, tra cui pesce, dolci e latticini.

Sul piano del lavoro, il quadro è allarmante: 10 lavoratori su 20 erano completamente in nero, uno dei quali anche senza permesso di soggiorno. L’Ispettorato ha disposto la sospensione dell’attività, applicando sanzioni per oltre 28mila euro e avviando procedimenti penali.

Chi sono i gestori del locale finito nei guai

Dietro l’impresa c’erano Gennaro Di Napoli, noto sui social come Diamanti del Mare, ex pescivendolo diventato fenomeno virale su TikTok con i suoi video a base di offerte gridate e pesce freschissimo nel mercato di Pianura. Insieme a lui, Ciro Piscitelli, altro volto noto del web nell’ambito della ristorazione partenopea.

Il loro ristorante si presentava come una naturale evoluzione del successo digitale: cucina popolare, ambiente accattivante, visibilità assicurata. Ma la mancanza di una gestione conforme ha trasformato l’operazione da sogno imprenditoriale a incubo legale.

Sequestri, abusi edilizi e attività sospesa

L’Unità Tutela Edilizia del Comune di Napoli ha infine rilevato gravi abusi nella struttura, portando al sequestro dell’intero ristorante. Violazioni urbanistiche e paesaggistiche hanno fatto scattare il deferimento dei titolari all’autorità giudiziaria.

L’attività resta sospesa fino a nuova comunicazione. I gestori potranno chiederne la riapertura solo versando una sanzione da 5mila euro e presentando tutta la documentazione mancante, compresi i certificati medici dei lavoratori e gli attestati di formazione sulla sicurezza. In caso contrario, dovranno affrontare ulteriori sanzioni fino a 4.388 euro.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure