
In certi momenti, la cronaca ci ricorda quanto sia fragile l’equilibrio della quotidianità. Viaggi ordinari si trasformano all’improvviso in tragedie che lasciano dietro di sé dolore e interrogativi. È quanto accaduto di recente durante le ore notturne, quando un trasferimento di gruppo si è tramutato in uno dei più gravi incidenti stradali degli ultimi tempi.
Un’intera comunità è stata colpita da un lutto collettivo, che ha coinvolto numerosi giovani. L’evento ha scosso profondamente l’opinione pubblica, non solo per il numero delle vittime, ma per le circostanze ancora poco chiare in cui si è verificato.

Violento schianto nella notte: almeno 15 le vittime
Lunedì, intorno all’1:10, un terribile incidente si è verificato nello Stato di Perak, nel nord della Malesia. A entrare in collisione sono stati un minivan e un autobus carico di studenti universitari diretti verso la parte meridionale del Paese. Lo scontro ha provocato la morte di 15 persone, tra cui 13 studenti deceduti sul colpo, mentre altre due vittime hanno perso la vita successivamente in ospedale. I feriti sono almeno 31.
Secondo quanto riportato da fonti locali, il bus si sarebbe ribaltato dopo aver perso il controllo, mentre il minivan sarebbe finito fuori strada, terminando la sua corsa in un fossato. Le dinamiche precise dell’incidente sono ancora oggetto di indagine da parte delle autorità.
Testimonianze dei sopravvissuti: “Si sentiva odore di bruciato”
Le dichiarazioni dei sopravvissuti dipingono un quadro angosciante. Aleeya Maisarah Azizzani, 21 anni, ha raccontato: “Dopo aver centrato una fossa, il mezzo ha improvvisamente sbandato. Il guidatore ha rallentato, ma poi ha nuovamente preso velocità”. Alcuni passeggeri hanno riferito che, pochi istanti prima dell’impatto, si percepiva un odore anomalo di bruciato all’interno del mezzo.
Un’altra giovane, Nur Irdina Huri, 22 anni, è riuscita a salvarsi da sola: “È accaduto tutto così in fretta. Sono riuscita a uscire da un piccolo buco, ma non potevo aiutare nessuno. Era buio”.
Indagini in corso e cordoglio istituzionale
Per liberare i passeggeri intrappolati, i soccorritori hanno dovuto usare attrezzi da taglio. Il capo della polizia locale, Noor Hisam Nordin, ha dichiarato che sono in corso accertamenti per chiarire le cause e identificare eventuali responsabilità.
Il Primo Ministro Anwar bin Ibrahim ha espresso il proprio dolore: “Condoglianze alle famiglie delle vittime”. Un dolore aggravato da un dato allarmante: nel Paese, secondo fonti ufficiali, ogni giorno muoiono in media 12 persone sulle strade.