
Elodie ha conquistato San Siro. Con un concerto davanti a 45 mila spettatori, la cantante romana ha firmato il suo debutto negli stadi, realizzando un evento che segna un punto di svolta nella sua carriera. Il live, tenutosi nella celebre cornice milanese, è stato il primo di una doppietta che vedrà l’artista tornare sul palco il 12 giugno allo stadio Maradona di Napoli.
Leggi anche: Nave sequestrata durante navigazione, a bordo anche Greta Thunberg
Leggi anche: Gaza, Vittorio Feltri: “Vergognoso esibire la bandiera palestinese, Elodie indecorosa”
Uno spettacolo ambizioso, dal taglio internazionale, suddiviso in quattro atti che hanno saputo unire musica, danza, scenografia e messaggi di forte impatto. Un’esibizione che ha definitivamente confermato Elodie come la nuova popstar italiana, capace di coniugare stile, voce e presenza scenica con una visione artistica matura e sofisticata.
Ospiti di prestigio per un palco condiviso
A rendere ancora più speciale la serata sono stati gli ospiti chiamati da Elodie a condividere il palco. Tra i più attesi, Achille Lauro, con cui ha duettato nei brani “Folle città” e “Rolls Royce”, creando un momento di grande energia e complicità artistica. A seguire, Gianna Nannini ha infiammato il pubblico con una versione inedita e potente di “America”, che ha unito due generazioni di interpreti della musica italiana. Presente anche Gaia, che ha aggiunto un ulteriore tocco di classe e freschezza all’evento.
L’insieme delle collaborazioni ha conferito al concerto una dimensione corale, in cui il talento di Elodie si è amplificato nel dialogo con artisti affermati e apprezzati.

Un palco per l’inclusività e la libertà
Oltre alla musica, Elodie ha utilizzato il palco per trasmettere messaggi di inclusività e solidarietà. Il concerto è stato attraversato da richiami simbolici alla libertà di espressione, al rispetto delle diversità e all’accoglienza, temi che la cantante ha sempre sostenuto nel corso della sua carriera.
A colpire in modo particolare è stato il momento finale dello show, quando Elodie ha fatto un gesto silenzioso ma estremamente eloquente: ha sventolato la bandiera della Palestina, ballando mentre si avvolgeva nella sua stoffa. Nessuna parola ha accompagnato l’azione, nessun discorso è stato pronunciato nelle ore precedenti. Solo un segnale visivo e simbolico, che ha lasciato al pubblico l’onere e l’onore dell’interpretazione.
Il peso di un gesto simbolico
Il gesto finale ha rappresentato un omaggio a Gaza, in un momento storico in cui i riflettori internazionali sono puntati sul conflitto mediorientale. Pur evitando qualsiasi presa di posizione esplicita, Elodie ha affidato il suo pensiero alla forza delle immagini, scegliendo una modalità comunicativa che non ha bisogno di parole per essere compresa.
Un’esibizione, la sua, che ha unito arte e impegno civile, tracciando una linea che molte popstar internazionali hanno già seguito. In Italia, però, simili prese di posizione continuano a far discutere e il gesto della cantante potrebbe segnare un precedente nel modo in cui lo spettacolo si intreccia con le vicende geopolitiche.
Elodie con la bandiera della Palestina 🇵🇸 pic.twitter.com/L8WPmIzGvI
— Elodie Supporter🔊 (@elodiesupporter) June 8, 2025
Elodie sempre più protagonista della scena musicale
Con il concerto di San Siro, Elodie si afferma come figura centrale del pop italiano contemporaneo. Non solo per la qualità della performance o per l’impatto visivo della serata, ma per la capacità di imporsi come voce indipendente, capace di parlare a pubblici diversi e di affrontare tematiche anche complesse, senza paura di uscire dai confini della semplice esibizione musicale.
L’appuntamento ora è a Napoli, dove la cantante replicherà il suo spettacolo. Se le premesse sono queste, anche il Maradona Stadium si prepara ad accogliere un altro trionfo.