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Orribile flagello: è allarme larve mangiauomini, la corsa per fermarle

Pubblicato: 17/06/2025 13:44

Si tratta di un flagello orribile che si sperava fosse stato debellato già molti anni fa. Invece è tornato a colpire, causando danni ingenti sul lato economico ma anche preoccupazione e paura fra la popolazione. Tanto da aver spinto gli scienziati a intervenire con possibili rimedi, anche se ci vorrà tempo.

L’incubo delle Cochliomyia hominivorax, le famigerate larve mangiauomini che infestano il bestiame divorandone la carne viva fino a ucciderlo, torna a preoccupare. Da quasi due anni questi parassiti hanno ripreso a diffondersi, e non si sono limitati a colpire gli animali. Ci sono infatti notizie di contagi che hanno riguardato anche gli esseri umani.

Laboratori panamensi in prima linea

Da quasi due anni questi parassiti hanno ripreso a diffondersi, costringendo l’amministrazione Trump a sospendere l’importazione di bovini dal Messico. Per arginare l’emergenza, a Panama scienziati del Copeg (Commissione di Panama e Stati Uniti per lo sradicamento e la prevenzione delle larve assassine) producono e rilasciano maschi di mosca sterilizzati in laboratorio. Grazie a speciali radiazioni ionizzanti, ogni settimana vengono generati circa 109 milioni di esemplari sterili, poi diffusi nelle zone a rischio – soprattutto in Messico – tramite lanci aerei.

La tecnica sfrutta un punto debole delle mosche: le femmine si accoppiano una sola volta nella vita. Se incontrano un maschio sterile, la loro prole non nascerà, riducendo drasticamente la popolazione senza ricorrere a sostanze chimiche.

Un parassita difficile da debellare

Quando riescono a riprodursi, le larve vengono deposte nelle ferite di animali, ma in casi più rari possono infestare anche uomini, come accaduto di recente a una donna di 77 anni in Messico. Una volta schiuse, divorano tessuti sani e non solo malati, rendendo l’infezione ancora più insidiosa.

I primi programmi di eradicazione risalgono agli anni ’50 e sembravano aver avuto successo: alla fine degli anni ’90 la larva era considerata debellata in tutto il continente americano. Ma il 5 luglio 2023, Panama ha dichiarato lo stato di emergenza sanitaria: l’infestazione è tornata con quasi 50mila casi tra Panama, Costa Rica e Nicaragua.

“È come uno tsunami” ha spiegato Janina Subía, patologa veterinaria del Copeg, a El País. “Ci siamo sentiti impotenti di fronte a quest’onda, ma possiamo farcela”.

Il prezzo pagato dal Messico

A pagare le conseguenze più pesanti è stato il Messico: i casi sul territorio e l’infezione umana hanno spinto il Dipartimento dell’Agricoltura americano a sospendere due volte le importazioni di bovini, bisonti e cavalli. Un duro colpo per un settore da oltre un miliardo di dollari l’anno.

Washington accusa la presidente Claudia Sheinbaum di non aver fatto abbastanza per contrastare il parassita, limitando i voli del Copeg a sei giorni su sette. Sheinbaum respinge le accuse, sperando di evitare ulteriori danni dopo i dazi. Secondo il capo veterinario del Dipartimento dell’Agricoltura USA, la sospensione potrebbe essere revocata entro fine anno. Fino ad allora, la larva mangiauomini continuerà a divorare carne e profitti.

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Ultimo Aggiornamento: 17/06/2025 14:03

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