
È stata avviata un’inchiesta dalla Procura di Messina in seguito alla morte di una neonata di tre mesi, precipitata dal balcone di casa lunedì scorso. Al momento sono quattro le persone indagate, in un atto definito dagli inquirenti “dovuto” per consentire lo svolgimento di tutti gli accertamenti tecnici e giudiziari.
Al centro dell’indagine si trova la madre della bambina, 41 anni, che secondo una prima ricostruzione avrebbe tenuto in braccio la figlia al momento del salto nel vuoto. La donna, sopravvissuta alla caduta, è attualmente ricoverata in gravi condizioni nel reparto di Neurochirurgia del Policlinico di Messina. Nei suoi confronti è stata formulata l’ipotesi di omicidio volontario. Non è ancora noto se le sia stata comunicata la morte della figlia.
Gli altri tre indagati sono il padre della neonata, lo psichiatra che aveva in cura la donna per una depressione post partum e il medico di base. Per loro, la Procura ipotizza il reato di omicidio colposo per presunte omissioni nell’assistenza e nella gestione del quadro clinico della madre.
L’indagine mira ora a chiarire eventuali responsabilità individuali e a ricostruire il contesto familiare e sanitario che ha preceduto la tragedia. Al vaglio degli inquirenti anche l’eventuale presenza di segnali d’allarme ignorati e se l’intervento dei professionisti coinvolti sia stato o meno adeguato a prevenire il dramma.