
Le giornate estive più torride possono trasformare una semplice percorrenza in autostrada in un’esperienza estenuante. Non solo per la fatica di affrontare lunghi tragitti in coda, ma anche per gli effetti sempre più evidenti delle temperature estreme su infrastrutture pensate per climi ben diversi. E quando il traffico incontra il caldo torrido, le conseguenze diventano inevitabili.
Quello che si è verificato nelle scorse ore è un esempio concreto di come il clima e la mobilità possano entrare in collisione, con ripercussioni importanti su migliaia di automobilisti e sull’intero sistema viario.
Traffico in tilt e asfalto danneggiato sulla A4
È accaduto nel tratto veneto dell’autostrada A4, tra le province di Vicenza e Verona, dove una serie di criticità ha paralizzato la circolazione in direzione Milano. Al centro delle difficoltà non solo i consueti rallentamenti legati al traffico, ma anche un cedimento del manto stradale, causato dalle temperature elevate che hanno raggiunto livelli eccezionali. Le autorità sono state costrette a chiudere una corsia per garantire la sicurezza.

A peggiorare la situazione, già dalla mattina, un incidente tra due mezzi pesanti avvenuto nel tratto tra Sommacampagna e Sirmione, nel Bresciano. L’impatto ha generato fino a 10 chilometri di coda, con disagi crescenti nelle ore successive. Nel primo pomeriggio, la situazione si è ulteriormente aggravata: tra Montebello Vicentino e Sommacampagna si sono registrati 30 chilometri di incolonnamenti.
Il traffico è rimasto congestionato anche tra Soave e Verona Sud, con nuovi rallentamenti verso Sommacampagna. Le autorità hanno invitato gli automobilisti a limitare gli spostamenti nelle ore più calde, dove possibile.
Quando il caldo scioglie l’asfalto
Il fenomeno della deformazione del manto stradale non è nuovo, ma è reso più frequente da condizioni estreme. L’asfalto, composto da pietrisco e bitume, perde coesione quando la temperatura supera i 60°C al suolo. A queste soglie, il passaggio di veicoli pesanti può generare crepe, rigonfiamenti o avvallamenti. L’aumento di eventi climatici intensi, legati al riscaldamento globale, sta rendendo queste criticità sempre più comuni, imponendo interventi straordinari di manutenzione.
Le conseguenze si riversano direttamente sulla viabilità, sulla sicurezza e sulla tenuta delle infrastrutture. Un aspetto ormai non più secondario nella gestione della mobilità estiva.