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Italia, strade invase da polvere bianca: cosa succede, pericolosissimo. Di nuovo così

Pubblicato: 30/06/2025 13:18

Un risveglio decisamente fuori dall’ordinario ha accolto gli abitanti di una nota località montana, dove nella notte si è verificato un evento naturale inatteso quanto scenografico. Al mattino, strade, edifici e veicoli si presentavano completamente ricoperti da una coltre bianca, simile a neve ma composta da sottilissima polvere. L’atmosfera era ovattata, surreale, con l’aria ancora satura di residui sospesi. Non si trattava, però, di un fenomeno meteorologico: all’origine, un’imponente frana avvenuta su uno dei versanti più imponenti delle Dolomiti.

Polvere e paura dopo il distacco sulla Croda Marcora

La frana si è verificata nella notte tra sabato 29 e domenica 30 giugno, sul versante della Croda Marcora, nel cuore del gruppo del Sorapiss, tra San Vito di Cadore e Cortina d’Ampezzo, in provincia di Belluno. Il distacco ha generato una nube di detriti finissimi che il vento ha trasportato lungo la Valle del Boite, depositandosi anche nei centri abitati, creando un effetto spettrale e causando apprensione tra i residenti.

Fortunatamente, a differenza di un precedente episodio avvenuto a metà giugno nella vicina Cancia di Borca di Cadore, non si sono registrati feriti né danni a strutture. Il materiale non ha raggiunto le abitazioni né la Statale 51 Alemagna, arteria strategica per il traffico locale e turistico. Tuttavia, le autorità hanno invitato alla massima prudenza per via della polvere finita sull’asfalto.

Nuovi crolli e monitoraggio costante

Già nel pomeriggio del 29 si era verificato un primo smottamento, filmato da alcuni testimoni. Nella giornata successiva, un nuovo crollo ha confermato la fragilità del versante. I vigili del fuoco e i geologi sono intervenuti per eseguire rilievi, anche con il supporto di un elicottero Drago del nucleo operativo di Venezia. È stato istituito un Centro Operativo Comunale e Anas ha avviato le operazioni di pulizia stradale.

Allarme ambientale e tensioni politiche

Il consigliere provinciale Massimo Bortoluzzi ha rassicurato i cittadini parlando di una risposta tempestiva da parte degli enti locali. Ma Luana Zanella, capogruppo di Avs alla Camera, ha espresso forti preoccupazioni: «Non passa giorno senza una nuova emergenza sulle Dolomiti. Serve una riflessione profonda sull’impatto delle grandi opere in zone così fragili». Zanella ha annunciato un’interrogazione parlamentare, evidenziando il legame tra frane e cambiamenti climatici. Il fenomeno, seppur senza vittime, riaccende i riflettori sulla delicata convivenza tra attività umana e ambiente alpino.

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