
Ci sono giorni in cui la vita sembra scorrere tranquilla, incastonata tra le pieghe della normalità. La luce del sole filtra tra i balconi, le voci si confondono con il rumore del mare, e ogni gesto sembra parte di un equilibrio perfetto. Nessuno immagina che qualcosa possa spezzarlo. Eppure, il corpo, a volte, manda segnali chiari. Piccoli allarmi che vanno ascoltati, anche quando sembrano solo fastidi passeggeri.
Leggi anche: Dramma per il calciatore, il figlio muore a un anno mentre è in ritiro. Il gesto della squadra italiana è da brividi
Un mal di testa improvviso, una sensazione di malessere diffuso, il bisogno urgente di capire cosa stia succedendo. In quei momenti, ogni secondo può fare la differenza. E ci vuole coraggio per non ignorare quei segnali, per affrontarli con lucidità, anche quando la paura prova a prendere il sopravvento.
Il malore durante una domenica ad Atrani
Era una domenica d’estate, immersa nella quiete della Costiera Amalfitana, quando un forte mal di testa ha costretto Davide Mansi, calciatore 29enne del Nola 1925, ad agire in fretta. Il dolore non era come gli altri. Qualcosa non andava, e lui lo ha capito subito. Con determinazione, si è recato da solo al Pronto Soccorso dell’ospedale di Castiglione a Ravello, affidandosi alle mani dei medici.

L’intuizione si è rivelata fondamentale. I sanitari hanno subito sospettato un aneurisma cerebrale e, dopo esami approfonditi, è arrivata la conferma. Per salvare la vita al calciatore era necessario intervenire immediatamente.
Il trasferimento e l’intervento d’urgenza a Salerno
Nel giro di poche ore, Mansi è stato trasferito d’urgenza all’Azienda Ospedaliera Universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno, dove è stato sottoposto a un delicato intervento neurochirurgico per bloccare il flusso sanguigno e rimuovere l’aneurisma.
L’operazione si è conclusa con successo e, nonostante un quadro clinico ancora delicato, le condizioni del calciatore stanno migliorando. È già stato avviato un protocollo di riabilitazione neurologica, fondamentale per il recupero delle funzioni e la prevenzione di eventuali complicanze.
Il sostegno del Nola e della comunità campana
La notizia del malore ha scosso profondamente l’ambiente calcistico locale. Tanti i messaggi di solidarietà giunti a Mansi, non solo da tifosi e amici, ma anche da altre società sportive e addetti ai lavori del calcio campano.
Tra le prime a farsi sentire è stata la sua squadra, il Nola 1925, che ha affidato ai social un messaggio di incoraggiamento:
«L’intervento è andato bene, ora inizia il percorso di recupero per tornare più forte di prima. Circondato dall’affetto dei suoi familiari, della sua compagna, degli amici e a distanza, è avvolto in un grande abbraccio da tutto il Nola Calcio. Torna presto, Davide!».
Una carriera fatta di sacrifici e amore per il calcio
Originario della Costiera Amalfitana, Davide Mansi ha iniziato la sua carriera nel settore giovanile del Costa d’Amalfi, costruendo passo dopo passo un percorso solido nel mondo del calcio dilettantistico. Dotato di grande senso tattico e tenacia, si è affermato nel ruolo di difensore, diventando uno dei punti di riferimento del Nola.

Classe 1995, Mansi ha sempre dimostrato attaccamento alla maglia e spirito di sacrificio, qualità che lo hanno reso un leader rispettato in campo e fuori. La sua figura è apprezzata da compagni, allenatori e tifosi, che ora lo aspettano con affetto e speranza.
Il ritorno in campo come obiettivo
Il percorso di guarigione non sarà semplice. Gli effetti di un aneurisma cerebrale possono lasciare strascichi da monitorare attentamente. Ma Mansi è abituato alle sfide e sa cosa significhi lottare, dentro e fuori dal campo.
Accanto a lui, la sua compagna, la famiglia, gli amici di sempre e la sua squadra. Una rete di affetti autentici che lo sostiene in ogni passo. E mentre il pallone, per ora, resta fermo, tutti guardano avanti, aspettando di rivedere Davide Mansi in campo, ancora più forte, ancora più combattivo.