
Avevano appena concluso una gara di ballo. Le luci, l’adrenalina, l’energia dei passi condivisi e l’emozione di chi danza non solo per vincere, ma per vivere. Mancavano pochi chilometri a casa, una manciata di minuti prima di concedersi finalmente il riposo. Invece, alle due e mezza di notte, il viaggio di ritorno si è trasformato in tragedia.
Su un tratto dell’A14, nel comune di Montesilvano, il destino ha cambiato rotta. Simona Sulejmani, 26 anni, di Popoli, viaggiava sul sedile passeggero di un Fiat Doblò insieme al suo compagno di ballo. Stavano rientrando da una serata che avrebbe dovuto lasciare solo bei ricordi. Invece, il mezzo ha tamponato violentemente un camion. L’impatto è stato devastante: l’auto si è ribaltata su un fianco ed è rimasta incastrata sotto il pesante veicolo. Le condizioni di Simona sono apparse subito disperate.
“Abbiamo fatto di tutto”
I vigili del fuoco sono intervenuti rapidamente, ma hanno dovuto lavorare a lungo per liberare la ragazza dall’abitacolo sventrato. Aveva battuto violentemente la testa ed era priva di conoscenza. I sanitari del 118, arrivati sul posto, l’hanno rianimata e stabilizzata. Poi la corsa in codice rosso all’ospedale di Pescara, dove è stata ricoverata in rianimazione. Le sue condizioni sono critiche, e la prognosi è riservata. I medici parlano di una situazione “che non autorizza alcuna speranza”: nelle prossime ore potrebbe iniziare l’osservazione clinica per l’accertamento di morte cerebrale.
Il giovane che guidava l’auto è stato trasportato anch’egli in ospedale, ma le sue condizioni sono decisamente migliori. È sotto choc. Potrebbe essere lui, nei prossimi giorni, a fornire elementi utili per ricostruire con esattezza la dinamica dello schianto.
Una vita piena, spezzata
Simona era una ragazza brillante. Dopo aver perso la madre per una lunga malattia, si era trasferita da Popoli a Francavilla al Mare, dove coordinava il team di un’agenzia immobiliare. Colleghi e amici la descrivono come una persona dinamica, instancabile, capace di infondere entusiasmo ovunque andasse. La passione per i balli latino-americani era il suo mondo parallelo, il luogo in cui trovava libertà, ritmo, leggerezza. E proprio da una gara di ballo stava tornando domenica notte, quando la tragedia ha interrotto tutto.
Il padre, che vive all’estero, è in viaggio per raggiungerla, mentre sono stati avvisati anche gli altri familiari, ancora increduli davanti a una notizia che non avrebbero mai voluto ricevere.
Le indagini
Gli agenti della polizia stradale di Pescara Nord hanno effettuato i rilievi sulla dinamica: nessun altro mezzo coinvolto oltre al camion tamponato. Non è stata necessaria la chiusura dell’autostrada, dato lo scarso traffico notturno. Restano ipotesi da confermare: una frenata improvvisa, un colpo di sonno, forse la stanchezza accumulata durante la giornata.
Ma ciò che resta davvero, mentre si attendono le risposte, è il silenzio dopo la musica. Quello che si diffonde quando la pista si svuota e le luci si spengono. Solo che stavolta, a spegnersi, è stata una giovane vita piena di sogni e progetti. E ora, mentre la famiglia prega in attesa di un miracolo, l’Abruzzo trattiene il fiato.