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“È rarissima”. Trovata un’aragosta completamente blu: un caso su 2 milioni

Pubblicato: 28/08/2025 10:43

In natura le aragoste non smettono mai di sorprendere per la varietà delle loro forme e colori. Sebbene il più comune sia il marrone screziato, che consente loro di mimetizzarsi sul fondale marino, esistono casi rarissimi in cui anomalie genetiche generano sfumature spettacolari. Tra questi spiccano gli esemplari blu, creature quasi leggendarie che affascinano tanto i biologi quanto i pescatori.

Un evento simile è accaduto di recente, quando una cattura eccezionale ha riportato alla ribalta il fascino delle aragoste americane dai colori insoliti, un fenomeno che avviene statisticamente in un caso ogni due milioni. Protagonista è Neptune, un esemplare unico nel suo genere che oggi attira l’attenzione di ricercatori e visitatori.

La scoperta

La rarissima aragosta blu elettrico è stata catturata lo scorso luglio dal pescatore Brad Myslinski, capitano del peschereccio Sophia & Emma di Salem, al largo delle coste del Massachusetts. Consapevole dell’eccezionalità del ritrovamento, l’uomo ha deciso di donarla al Marine Science Center della Northeastern University di Nahant, dove ora vive in un ambiente controllato.

Durante un programma estivo con studenti delle scuole superiori, il crostaceo è stato battezzato Neptune, in onore del dio romano del mare. L’animale pesa circa due chili, ha sette anni ed è perfettamente sano. Trascorre le giornate nascondendosi tra le rocce o nutrendosi di cozze, condividendo la vasca con ricci di mare, pesci e granchi. Secondo gli studiosi del centro, l’adattamento procede senza difficoltà e l’aragosta appare in ottime condizioni.

Le origini del colore blu

Gli esperti spiegano che la colorazione particolare di Neptune è il risultato di una mutazione genetica che impedisce l’espressione di altri pigmenti. In questo modo viene messo in evidenza il blu, un colore che normalmente resta nascosto sotto le tonalità più comuni del carapace. Lo stesso processo genetico può portare anche ad altre varianti rare, come aragoste gialle, calico, albine o persino con sfumature rosa e azzurro pastello, soprannominate “cotton candy”.

Le aragoste americane hanno un’aspettativa di vita molto lunga, che può superare i 70-80 anni in condizioni favorevoli. Proprio per questo motivo il centro ha deciso di offrire a Neptune una sistemazione sicura, trasformandola anche in un’occasione educativa per studenti e visitatori.

Non un caso isolato

Quella di Neptune non è l’unica scoperta recente. Poche settimane fa, un altro pescatore locale ha catturato una seconda aragosta blu nelle acque del Massachusetts. L’esemplare, più piccolo, pesa poco più di mezzo chilo ed è stato affidato alla School for Marine Science & Technology dell’Università del Massachusetts a Dartmouth. Anche in questo caso il crostaceo è stato accolto in una vasca didattica, accessibile a giovani e studiosi.

Questi ritrovamenti eccezionali testimoniano non solo la varietà della natura, ma anche l’importanza di tutelare la biodiversità marina, trasformando eventi rari in occasioni di ricerca e sensibilizzazione.

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