
Era una mattina come tante a Torino, con il traffico che scorreva lento tra le vie della città e le persone che si dirigevano al lavoro o all’università. Le strade e i parchi apparivano immerse in una routine quotidiana fatta di piccoli gesti, di incontri veloci e di pensieri concentrati su impegni e scadenze. Nessuno avrebbe potuto immaginare che una normale domenica avrebbe lasciato spazio a ore di ansia e preoccupazione per una famiglia in allarme.
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Gli orologi scorrevano mentre le ore passavano senza che alcuna notizia arrivasse, e ogni squillo di telefono, ogni notifica, diventava un momento di speranza e timore insieme. È proprio in queste situazioni che la quotidianità della città e la serenità delle famiglie vengono improvvisamente scosse da eventi drammatici che lasciano un senso di impotenza e inquietudine.
La scomparsa e la mobilitazione social
La vicenda ha coinvolto Sofia Napolitano, detta anche Pignalosa, una ragazza di 20 anni scomparsa nella mattina di lunedì 15 settembre. Secondo quanto riferito dai familiari, Sofia aveva detto alla madre di voler uscire per assistere all’esame di un’amica, ma da quel momento ha fatto perdere le sue tracce. La famiglia ha immediatamente attivato una rete di contatti sui social network, pubblicando foto e informazioni dettagliate per cercare di localizzare la giovane il prima possibile.
La mobilitazione social ha permesso a numerosi cittadini di condividere i post e contribuire alla diffusione della notizia. Gli appelli della madre, Patrizia, e dello zio, Paolo, hanno sottolineato l’urgenza della situazione: chiunque avesse informazioni sulla ragazza o su eventuali spostamenti era pregato di contattare subito le Forze dell’Ordine.

Il possibile allontanamento con un coetaneo
Secondo quanto ricostruito dai familiari, Sofia potrebbe essere insieme a un giovane con cui aveva intrapreso una relazione negli ultimi mesi. “A ottobre è entrata in contatto sul web con un ragazzo di origini colombiane”, spiega lo zio Paolo. Il giovane, scappato dal suo Paese a soli 16 anni e passato per Polonia e Spagna, si è trasferito a Torino a maggio, dichiarando di voler cercare lavoro.
I familiari precisano che, pur essendo incensurato, il ragazzo è senza permesso di soggiorno e senza fissa dimora. La giovane, inizialmente molto legata al coetaneo, avrebbe interrotto i contatti circa dieci giorni fa, forse per abbassare la guardia dei genitori. Ora, però, non si hanno notizie di entrambi, e cresce l’apprensione per la loro sicurezza.
Le caratteristiche della ragazza e la denuncia
Al momento della scomparsa, Sofia indossava pantaloni neri e felpa beige, non aveva con sé i documenti e presenta capelli castani lunghi e ricci, anche se in alcune foto li mostra lisciati. La famiglia ha denunciato l’accaduto alla Polizia, che ha avviato le indagini per rintracciare la giovane e accertare eventuali circostanze legate al suo allontanamento.
La madre ha reso pubblico il proprio numero di telefono su Facebook, chiedendo a chiunque avesse informazioni di mettersi in contatto direttamente con lei, sottolineando di non avere alcun problema a condividere dettagli personali pur di ritrovare Sofia. Il messaggio dei familiari sui social invita inoltre a condividere il più possibile le informazioni per aumentare le possibilità di ritrovarla.

Appello alla comunità e alle autorità
Le forze dell’ordine hanno invitato chiunque veda Sofia o il ragazzo a contattare immediatamente il numero unico per le emergenze 112. L’allarme resta alto e la vicenda tiene con il fiato sospeso amici, parenti e cittadini, in attesa di notizie certe.
In un contesto di crescente mobilitazione online, la storia di Sofia Napolitano/Pignalosa richiama l’attenzione sull’importanza della collaborazione tra comunità e autorità, sulla necessità di diffondere rapidamente le informazioni e di prestare attenzione ai segnali che possano condurre al ritrovamento di persone scomparse, in particolare giovani vulnerabili come lei.