
“Giorgia Meloni è stata la più calma e la più statista d’Europa. È l’unica che non ha ceduto alla teatralità, al sovranismo o alla propaganda di piazza”. Con queste parole Alec Ross, autore e imprenditore americano, ha commentato su Sky TG24 il ruolo dei leader europei nella crisi mediorientale e nel rilascio degli ostaggi israeliani. Ross, che si definisce “obamiano”, ha parlato da analista ma anche da ex protagonista della politica americana, avendo servito come consigliere senior per l’innovazione del Segretario di Stato durante l’amministrazione di Barack Obama, un incarico creato per modernizzare la diplomazia e introdurre soluzioni tecnologiche nella politica estera degli Stati Uniti.
“L’Europa ha avuto un ruolo teatrale”
Ross non ha risparmiato critiche all’Europa, accusandola di aver assunto un ruolo più “teatrale” che concreto. “Penso che le manifestazioni popolari, le tasse popolare, le flottiglie e tutto il resto siano state totalmente irrilevanti. Non importa a questi giocatori, né a Trump né ai Paesi del Golfo”, ha dichiarato. “Se siamo onesti, il ruolo degli europei è stato più di facciata che politico”.
L’analista americano, oggi Board Partner di Amplo, società di venture capital globale, ha spiegato che “il ruolo tradizionale giocato da Inghilterra, Francia e Germania è stato sostituito da Qatar, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti, che hanno saputo usare la diplomazia con più realismo e potenza economica”.
“Meloni più equilibrata, come Macron”
Ross ha tuttavia fatto un’eccezione: “Meloni è stata vista come una statista di tipo Macron”, ha detto, evidenziando il profilo internazionale della premier italiana. “È stata più calma, più equilibrata, non ha fatto dichiarazioni di sovranismo per uno Stato palestinese che non esiste. Ha mantenuto sangue freddo”.
Secondo Ross, la premier ha rappresentato una figura di stabilità nel caos diplomatico europeo, evitando gesti simbolici o azioni “performative” come la flottiglia diretta verso Gaza, che ha definito “più una messa in scena che un aiuto concreto per i palestinesi”. “Meloni ha agito da capo di governo, con sobrietà e senso delle istituzioni”, ha aggiunto.
“Ora l’Europa guardi all’Ucraina”
Nel finale dell’intervista, Ross ha spostato l’attenzione sull’Est, invitando l’Europa a “giocare un ruolo reale” in Ucraina. “Per tutte le manifestazioni in piazza, in Italia e in Europa, dobbiamo ricordare che con i dati concreti ci sono più civili morti in Ucraina che a Gaza”, ha detto. “E ci sono ancora più di 20.000 bambini ucraini rapiti dai russi, lontani dalle loro famiglie. Se fossi un leader europeo, cercherei di essere protagonista lì, dove si decide davvero il futuro del continente”.
Autore di due saggi di grande successo, The Raging 2020s e The Industries of the Future, tradotti in 24 lingue e best-seller in cinque continenti, Alec Ross è considerato uno dei maggiori esperti di politiche tecnologiche e trasformazioni globali. I suoi scritti sono apparsi su testate come il Wall Street Journal e Foreign Policy, e in riviste accademiche come SAIS Review of International Affairs e NATO Review.
Oggi, oltre a sedere nei consigli di amministrazione di aziende che operano nei settori della tecnologia, della sicurezza informatica, della produzione e dei media, Ross continua a proporre una visione del mondo in cui l’innovazione, la politica e la responsabilità globale si intrecciano. È da questa prospettiva – quella di un liberal americano che guarda con rispetto a Giorgia Meloni – che arriva la sua analisi destinata a far discutere: l’Italia, in un’Europa in crisi di leadership, ha saputo mostrare equilibrio e credibilità.