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Chi ha ucciso Chiara Poggi: Andrea Sempio rompe il silenzio a La Vita in Diretta

Pubblicato: 15/10/2025 18:52

Il delitto di Garlasco continua a rappresentare una delle pagine più dolorose della cronaca italiana. A quasi diciotto anni dall’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007 nella villetta di via Pascoli, la vicenda giudiziaria non smette di suscitare interrogativi e nuove piste investigative. Dopo la condanna definitiva di Alberto Stasi, ex fidanzato della vittima, si pensava che il caso fosse definitivamente archiviato. E invece, negli ultimi mesi, è emerso un nuovo capitolo inatteso: l’iscrizione nel registro degli indagati di Andrea Sempio, amico d’infanzia di Chiara, già citato negli atti processuali ma mai approfondito fino a oggi.

Nuove indagini e ipotesi genetiche

L’attenzione della Procura di Pavia si è riaccesa dopo il ritrovamento di un profilo genetico parziale sotto le unghie della giovane, che potrebbe risultare compatibile con quello di Sempio. Da quel momento, la vicenda è tornata al centro del dibattito mediatico, con programmi televisivi e talk show che hanno riaperto il confronto su uno dei casi di cronaca nera più discussi degli ultimi decenni. Il clamore ha travolto anche la vita privata dell’indagato, finito nel mirino dell’opinione pubblica tra supposizioni e smentite.

Andrea Sempio ritratto in un'immagine durante un'intervista televisiva

Il caso Garlasco torna in tv

Tra perquisizioni, analisi genetiche e interrogatori, il nome di Andrea Sempio è diventato uno dei più citati nei programmi dedicati alla cronaca nera. Tuttavia, la gestione della comunicazione del suo caso ha mostrato fin da subito tensioni interne, in particolare con il suo legale Massimo Lovati, spesso ospite di trasmissioni televisive con dichiarazioni considerate fuori luogo da parte di molti osservatori.

Andrea Sempio e Alberto Matano durante La Vita in Diretta

L’intervista con Alberto Matano

In questo contesto, Sempio ha scelto di rompere il silenzio, rilasciando un’intervista esclusiva a “La Vita in Diretta” condotta da Alberto Matano. Seduto di fronte al giornalista, ha spiegato le ragioni che lo hanno portato a revocare il mandato al suo avvocato, sottolineando la ponderatezza della scelta. “Ho revocato il mandato all’avvocato Lovati”, ha dichiarato, “è stata una decisione tutt’altro che presa a cuor leggero. Avevamo idee diverse sulla strategia difensiva e, nonostante un confronto diretto, non siamo riusciti a trovare un punto d’incontro”.

L'avvocato Massimo Lovati durante un intervento pubblico

Un cambio di rotta nella strategia difensiva

Le sue parole hanno segnato una svolta importante nella gestione del caso. Con tono pacato ma deciso, Sempio ha precisato di voler seguire una linea più riservata, lontana dai riflettori. “Lovati è un grande penalista, una persona che rispetto molto. Ma ha una sua visione precisa, segue la sua strada, e non è stato possibile avere un dialogo diverso su come impostare la difesa. Tutto quello che si è detto negli ultimi tempi ha avuto un peso, ma non rappresenta nemmeno un terzo delle ragioni che ci hanno portato alla separazione”.

“Non ho ucciso io Chiara Poggi”

Durante la lunga conversazione, l’indagato ha affrontato anche il tema più delicato: l’accusa di essere coinvolto nell’omicidio di Chiara Poggi. “Non ho ucciso io Chiara Poggi”, ha ribadito con fermezza. “E spero che le autorità non si lascino influenzare da tutte le falsità che stanno circolando. Mi auguro che chi deve indagare riesca ad arrivare finalmente alla verità, una volta per tutte”.

Un nuovo percorso difensivo

Con questa intervista, Andrea Sempio sembra voler riprendere il controllo della propria immagine, dopo settimane in cui il suo nome era associato più alle uscite mediatiche del suo ex avvocato che agli sviluppi reali dell’inchiesta. È probabile che, nel nuovo corso della difesa, scelga professionisti più orientati agli aspetti tecnici e meno alle esposizioni pubbliche. Lovati, infatti, è stato recentemente al centro di polemiche per alcune sue dichiarazioni, tra cui quelle sul caso Yara Gambirasio nel podcast “Falsissimo” di Fabrizio Corona. A tutto ciò si aggiunge un’indagine per diffamazione a suo carico, elemento che avrebbe contribuito alla rottura definitiva con il suo assistito.

Tra verità giudiziaria e racconto mediatico

Il caso Garlasco continua così a muoversi sul filo sottile tra verità processuale e narrazione televisiva, tra la ricerca della giustizia e la spettacolarizzazione della cronaca. L’intervista di Andrea Sempio a “La Vita in Diretta” mira a riportare il discorso su toni più sobri, restituendo voce a un uomo che, al di là delle ipotesi e delle accuse, chiede soltanto di essere ascoltato.

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