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Carlo Taormina nuovo legale di Sempio? La risposta è shock: cosa c’è dietro

Pubblicato: 15/10/2025 14:32
Carlo Taormina legale Sempio

Nelle aule di tribunale, così come nei talk show e sui social, il caso Garlasco continua a suscitare reazioni forti e contrapposte. Non si tratta soltanto di ricostruire quanto accadde nel 2007 con l’omicidio di Chiara Poggi, ma anche di comprendere il ruolo – reale o presunto – di figure che, a distanza di anni, tornano al centro dell’attenzione. Tra nomi noti, verità giudiziarie consolidate e inchieste che si riaprono, ogni dichiarazione pubblica ha un peso, ogni scelta difensiva si trasforma in un segnale.
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In questo clima teso e stratificato, la vicenda personale e legale di Andrea Sempio prende una nuova piega. Dopo settimane di tensioni, smentite e distinguo, si consuma la rottura tra Sempio e l’avvocato Massimo Lovati, finora considerato il suo riferimento nella complessa rete processuale e mediatica. Il cambio della guardia arriva in un momento cruciale, mentre la pressione dell’opinione pubblica resta altissima e le indagini parallele continuano a sollevare interrogativi.

La decisione ufficiale: Lovati fuori, Taccia resta

La conferma della separazione è arrivata in via formale: Massimo Lovati non sarà più l’avvocato di Andrea Sempio. A comunicarlo è stata Angela Taccia, avvocata di fiducia del giovane e da tempo legata alla sua vicenda personale e giudiziaria. Secondo quanto dichiarato, la scelta è maturata “alla luce degli ultimi comportamenti, non solo mediatici” dell’ex legale. Una dichiarazione che, nella sua asciuttezza, lascia intendere frizioni profonde, ormai divenute insanabili.

Taccia ha inoltre precisato che intende affiancarsi a un secondo legale, per rafforzare la strategia difensiva “data la complessità del caso e la pressione mediatica sempre più alta”. Il nome del nuovo avvocato verrà ufficializzato venerdì 17 ottobre, ma già da ore i rumors corrono insistenti, agitando i social e gli ambienti giudiziari.

Il nome di Carlo Taormina e la smentita secca

Tra i nomi circolati con insistenza, uno ha catalizzato l’attenzione generale: Carlo Taormina, avvocato 85enne, volto noto di decine di casi di rilievo nella storia giudiziaria italiana. Taormina è stato protagonista in vicende come Ustica, Erich Priebke, Marta Russo, il delitto di Cogne, Yara Gambirasio e Nicola Calipari, dimostrando sempre uno stile diretto, talvolta polemico, e posizioni fuori dal coro.

La possibilità di vederlo nella squadra difensiva di Sempio ha alimentato una forte curiosità. Ma è stato lo stesso Taormina a smorzare ogni ipotesi, contattato da Affaritaliani.it Milano. La sua risposta è stata secca: “Smentisco i rumors, non ci sono stati contatti con Sempio e la sua famiglia”, aggiungendo poi: “Se mi contattassero? Non sono disponibile”. Una smentita inequivocabile, che sembra chiudere del tutto la porta a un suo coinvolgimento.

La posizione di Taormina sul caso Garlasco

Solo due settimane fa, Carlo Taormina era tornato a parlare pubblicamente del caso Garlasco, confermando sui social la sua convinzione che Alberto Stasi sia e rimanga “l’unico responsabile dell’omicidio di Chiara Poggi”. Secondo l’avvocato, non vi sono elementi nuovi in grado di scardinare la verità giudiziaria già stabilita in via definitiva, e le nuove piste investigative non sarebbero altro che “un bluff”.

Pur escludendo un coinvolgimento diretto di Andrea Sempio nel delitto, Taormina aveva però delineato un ruolo indiretto nella ricostruzione del movente: “Ritengo che Stasi e Sempio si conoscessero e si frequentassero, e che Stasi abbia scoperto la relazione tra Chiara e Sempio, trovandoli nello stesso contesto dell’omicidio”. Una dinamica ipotetica che, secondo l’avvocato, avrebbe innescato la reazione omicida di Stasi.

Accuse alla magistratura e al sistema

Nel suo intervento, Taormina aveva anche attaccato duramente il lavoro delle procure, definendo la prima inchiesta “pietosa, sebbene giusta nel merito”, e la seconda “una montatura mediatica senza basi solide”. Aveva inoltre sollevato il sospetto che anche “il malaffare e la puzza orrenda dei soldi” potessero aver condizionato alcune scelte investigative e le successive conclusioni.

Sul versante giudiziario, l’avvocato aveva espresso un’opinione precisa anche in merito all’indagine che vede coinvolto l’ex pm Venditti, sotto accusa per presunta corruzione legata all’archiviazione di Sempio: “Se i soldi fossero stati dati, lo sarebbero stati da persone disperate, costrette da un magistrato concussore, non corrotte”. Un’affermazione che ribalta l’asse di responsabilità e lascia aperte molte questioni etiche e istituzionali.

Verso una nuova fase difensiva

Intanto, mentre Andrea Sempio e la sua nuova squadra legale preparano il terreno per una nuova fase processuale, resta da comprendere quale sarà il nome che affiancherà Angela Taccia. La difesa appare determinata a consolidarsi, sia sul piano tecnico che mediatico, nella consapevolezza che il caso è ormai sotto i riflettori permanenti.

Il prossimo passo sarà decisivo, non solo per la difesa di Sempio, ma anche per l’intero equilibrio del processo mediatico-giudiziario in corso. Venerdì 17 ottobre, con l’annuncio del nuovo avvocato, si aprirà un nuovo capitolo.

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