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“Carabinieri uccisi, di chi è davvero la colpa”. La frase di Ilaria Salis che scatena il finimondo: polemiche

Pubblicato: 16/10/2025 07:46

Si terranno domani, venerdì 17 ottobre alle ore 16.00, nella Basilica di Santa Giustina a Padova, i funerali di Stato per i tre carabinieri caduti a Castel d’Azzano: il luogotenente Marco Piffari, il brigadiere Valerio Daprà e il carabiniere scelto Davide Bernardello, quest’ultimo appena 36 anni. La cerimonia vedrà la partecipazione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e delle più alte cariche dello Stato. Un momento di lutto nazionale per onorare tre servitori dello Stato, morti mentre eseguivano un’operazione di sgombero.

In questi giorni l’intero Paese si è stretto nel cordoglio, con migliaia di cittadini e rappresentanti delle istituzioni che hanno espresso vicinanza alle famiglie e all’Arma dei Carabinieri. Tuttavia, a suscitare forti polemiche è stato un post pubblicato dall’europarlamentare Ilaria Salis, che nel giorno successivo alla tragedia ha scelto di non ricordare i militari uccisi, ma di promuovere sui social un evento sul diritto all’abitare al Parlamento europeo.

Salis ha scritto che “la crisi abitativa e la povertà crescente in Italia sono tornate drammaticamente al centro della scena, da Sesto San Giovanni a Castel d’Azzano“, mettendo sullo stesso piano il suicidio di un uomo sfrattato e l’azione dei fratelli Ramponi, ritenuti dagli inquirenti responsabili della strage con molotov e bombole di gas utilizzate per saturare l’ambiente e provocare la devastante esplosione che ha ucciso i tre militari.

Le dichiarazioni dell’europarlamentare hanno scatenato un’ondata di indignazione sul web, con centinaia di utenti che parlano apertamente di strumentalizzazione politica. “Manca solo il rispetto per tre uomini uccisi nel loro dovere”, scrive un utente. Altri ricordano a Salis che, rappresentando lo Stato italiano in Europa, avrebbe dovuto almeno esprimere vicinanza alle famiglie dei carabinieri. “Il dolore non ha colore politico”, si legge tra i commenti.

Nel suo post, Salis ha anche accusato il sistema politico ed economico di essere corresponsabile di simili tragedie: “Se la politica continuerà a non affrontare le cause profonde di questa crisi dovrà assumersi la responsabilità politica, insieme a quel capitalismo che ha trasformato la casa in un bene speculativo”. Parole che, secondo molti, rischiano di giustificare indirettamente un’azione criminale che ha provocato una strage di Stato.

Il governatore del Veneto Luca Zaia, profondamente scosso, ha proclamato tre giorni di lutto regionale. “Davanti a tre morti e così tanti feriti non ci può essere clemenza”, ha dichiarato. Anche il vicepremier Antonio Tajani, intervenendo in Parlamento, ha ricordato i militari con profonda commozione, ricevendo un applauso unanime da parte di tutti i parlamentari presenti, al di là delle appartenenze politiche.

Il Presidente della Camera Lorenzo Fontana si è recato in visita all’ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar, per portare un saluto a Domenico Martella, carabiniere 25enne ferito nell’esplosione. “Questa vicenda va oltre ogni logica e ragionevolezza”, ha commentato Fontana, esprimendo solidarietà e vicinanza all’Arma in questo momento così drammatico.

Il Paese intero è in lutto, ma sono anche giorni in cui si apre ufficialmente la campagna elettorale per le regionali in Veneto. In un incontro pubblico al Gran Teatro Geox di Padova, la Lega ha voluto ricordare i carabinieri uccisi con un minuto di silenzio, sottolineando la necessità di difendere le forze dell’ordine e garantire sicurezza e giustizia.

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