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Nestlè annuncia il taglio di 16mila posti di lavoro nel mondo entro il 2027

Pubblicato: 16/10/2025 11:08
16mila licenziamenti annuncio colosso

Nestlé S.A., la storica multinazionale svizzera del settore alimentare, ha annunciato un ambizioso piano di ristrutturazione che prevede il taglio di 16.000 posti di lavoro su scala globale entro il 2027. La notizia, destinata a scuotere il mondo industriale e finanziario, è stata ufficializzata direttamente dal nuovo amministratore delegato, Philipp Navratil, in occasione della pubblicazione dei dati relativi ai primi nove mesi del 2025.
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Il bilancio, infatti, mostra un calo dell’1,9% nel fatturato, attestatosi a 65,9 miliardi di franchi svizzeri (circa 71 miliardi di euro), un segnale che conferma le difficoltà del gruppo in un contesto economico internazionale profondamente mutato.

L’annuncio di Navratil: “Il mondo sta cambiando, dobbiamo adattarci”

Il CEO ha spiegato la drastica misura in un comunicato ufficiale che accompagna i risultati finanziari: «Il mondo sta cambiando e Nestlé deve adattarsi più rapidamente». Un’affermazione che apre la strada a una profonda revisione interna, in cui la riduzione del personale viene definita come parte di una strategia di adeguamento strutturale e di miglioramento dell’efficienza.

«Dobbiamo prendere decisioni difficili, ma necessarie», ha aggiunto Navratil, sottolineando la portata globale del piano di razionalizzazione che interesserà tutti i livelli e comparti aziendali, dalla produzione alla logistica, fino alle funzioni amministrative.

Risparmio previsto: un miliardo di franchi all’anno

Nel dettaglio, il piano di riduzione comprende:

  • 12.000 licenziamenti previsti in modo diretto attraverso ristrutturazioni e tagli di organico mirati
  • 4.000 posti di lavoro in meno già inclusi in iniziative di ottimizzazione della produttività, attualmente in corso, nei settori della produzione e della catena di approvvigionamento

Secondo quanto comunicato da Nestlé, l’operazione consentirà un risparmio strutturale di circa 1 miliardo di franchi svizzeri all’anno entro la fine del 2027, una cifra doppia rispetto alle previsioni iniziali. Questo dimostra l’intenzione del gruppo di correggere rapidamente la rotta, rispondendo con determinazione alle sfide del mercato globale, tra cui l’aumento dei costi, l’instabilità geopolitica e i cambiamenti nei consumi.

Un colosso globale alla ricerca di nuova competitività

Con sede a Vevey, in Svizzera, Nestlé è una delle più grandi multinazionali alimentari al mondo. Il gruppo è attivo in oltre 180 Paesi e vanta un portafoglio che include acqua minerale, latticini, omogeneizzati, surgelati, e molti altri prodotti di largo consumo.

Nonostante il suo ruolo dominante nel mercato, il gruppo si trova oggi a fronteggiare pressioni crescenti, legate sia all’inflazione dei costi delle materie prime, sia a un cambio di paradigma nei consumi globali. Le preferenze dei consumatori si stanno spostando verso prodotti più sostenibili, naturali e con maggiore tracciabilità, costringendo anche un gigante come Nestlé a ripensare la propria struttura interna e le strategie di produzione.

Impatti sociali e sindacali: un fronte caldo da monitorare

L’annuncio del taglio di 16.000 posti di lavoro non mancherà di generare forti reazioni sia nei Paesi europei sia nei mercati emergenti, dove Nestlé ha storicamente una presenza capillare. È probabile che si aprano tavoli di confronto sindacale in diversi Stati, con particolare attenzione agli stabilimenti produttivi e ai centri logistici, spesso cuore pulsante delle economie locali.

Anche se l’azienda ha promesso un approccio responsabile nella gestione del processo di riduzione del personale, con percorsi di accompagnamento e ricollocamento interno, l’impatto occupazionale sarà importante e potrebbe riflettersi in proteste e mobilitazioni, specie nelle aree più esposte.

Un futuro incerto, tra efficienza e trasformazione

Il nuovo corso di Philipp Navratil, alla guida del gruppo solo da settembre 2025, segna un cambio di passo netto rispetto alla gestione precedente. La priorità dichiarata è aumentare l’efficienza operativa e semplificare l’organizzazione interna, per rendere Nestlé più agile e competitiva in un mercato globale sempre più esigente.

La vera sfida sarà però conciliare efficienza e sostenibilità sociale, mantenendo la credibilità del marchio e la fidelizzazione dei dipendenti, in un momento in cui la reputazione aziendale è un asset tanto importante quanto la solidità finanziaria.

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