Ieri sera, 13 novembre, ci ha lasciati Luciano Casadei, all’età di 82 anni, l’uomo che portò i Rolling Stones a Torino. Organizzatore dei grandi concerti tra gli anni Settanta e Novanta, Casadei fu anche uno dei fondatori di Radio Flash e, prima ancora, sindacalista e responsabile stampa e propaganda del PCI torinese.
Il suo impegno politico risale alla prima giovinezza: nel 1962 venne arrestato durante gli scontri di Piazza Statuto, prime avvisaglie di un Sessantotto ancora lontano.
Negli anni Settanta, come responsabile propaganda del PCI, fondò insieme ad altri Radio Flash. Per finanziare la radio cominciò a organizzare i primi concerti rock, portando a Torino i principali artisti italiani e internazionali.
Tra i suoi eventi più celebri resta indelebile lo show di Bob Marley allo Stadio Comunale, così come la tappa torinese del tour Banana Republic con Dalla, De Gregori e Ron.
Sarebbe però impossibile elencare tutti i grandi nomi della musica che Casadei ha fatto arrivare in città. Prima con Radio Flash e poi con la sua società Metropolis-Radar, riuscì a costruire un solido rapporto di collaborazione e amicizia con David Zard, allora detentore del monopolio dei principali tour italiani.
Con l’avvento del nuovo millennio e i profondi cambiamenti nel mercato della musica dal vivo, Casadei aveva progressivamente ridotto l’attività, ma ha continuato a lavorare con passione fino all’ultimo.
Affiancato dal figlio Marco, ha seguito eventi e mostre organizzati con la sua associazione Radar, continuando a dare un contributo significativo alla scena culturale torinese.
Il suo lascito resta nella memoria dei torinesi e degli appassionati di musica, testimoniato da concerti indimenticabili e iniziative culturali che hanno segnato un’epoca.
Luciano Casadei verrà ricordato come un pioniere della musica dal vivo in Italia, capace di unire impegno politico, passione musicale e capacità organizzativa in un percorso straordinario.