
Un vecchio enigma irrisolto potrebbe essere sul punto di trovare finalmente una risposta. Le indagini sulla scomparsa del giudice Paolo Adinolfi, avvenuta 31 anni fa, si sono infatti riaccese grazie all’individuazione di un possibile accesso sotterraneo nell’area della Casa del Jazz a Roma, un tempo parte della villa appartenuta a Enrico Nicoletti, figura centrale della banda della Magliana. Un ritrovamento che apre scenari investigativi finora solo ipotizzati e che potrebbe segnare una svolta in uno dei cold case più enigmatici della capitale.
La scoperta del possibile cunicolo
Secondo quanto ricostruito, le forze dell’ordine avrebbero localizzato – grazie a sonde specializzate – una presunta galleria sotterranea collegata alla proprietà. Il rilevamento è avvenuto nella giornata di ieri e ha immediatamente catturato l’attenzione degli inquirenti per la sua potenziale rilevanza. Si teme infatti che all’interno di quel cunicolo possano trovarsi resti umani o elementi utili a chiarire non solo la fine del giudice Adinolfi, ma anche altre vicende criminali rimaste irrisolte per decenni.
La struttura ipotizzata, secondo gli investigatori, potrebbe essere stata utilizzata per occultare prove o per nascondere persone scomparse nel corso degli anni. È proprio questa possibilità a trasformare la scoperta in un passaggio cruciale: un varco che, se confermato, permetterebbe di riaprire piste investigative considerate fino a ieri quasi impraticabili.

Scavi intensificati e nuovi accertamenti
Alla luce di queste prime verifiche, è stata immediatamente predisposta una nuova fase di scavi. Le operazioni sul campo sono riprese con intensità lunedì 1 dicembre, con l’obiettivo di raggiungere e verificare la presunta galleria: accertarne l’effettiva esistenza, la stabilità strutturale e soprattutto il contenuto. Un lavoro complesso che coinvolge tecnici, geologi, unità specializzate e forze dell’ordine, tutti impegnati nello stesso obiettivo: aprire quel passaggio sotterraneo e capire cosa custodisce.
Gli investigatori mantengono cautela, ma non nascondono la portata della svolta. La localizzazione del punto di accesso, spiegano fonti vicine all’inchiesta, potrebbe rappresentare una tappa decisiva nella ricerca di risposte a domande che attendono da oltre tre decenni. Il timore, e allo stesso tempo la speranza, è che quel cunicolo possa essere il luogo in cui sono finite tracce fondamentali: «La scoperta è di vitale importanza investigativa», riferiscono fonti qualificate, sottolineando come le operazioni siano state pianificate con la massima cura.
Un cold case pronto a riaprirsi
La scomparsa del giudice Adinolfi, avvenuta in circostanze mai chiarite, è stata per anni avvolta dall’ombra di ipotesi legate alla criminalità organizzata. Il possibile ritrovamento di un cunicolo nella villa di Nicoletti riaccende ora i riflettori su un caso che non ha mai smesso di interrogare magistrati e investigatori. Se gli scavi confermeranno la presenza della struttura e riveleranno nuovi elementi, la storia giudiziaria di Roma potrebbe essere vicina a una svolta attesa da 31 anni.


